"I richiedenti asilo mentono". Così il ministro dell'Immigrazione australiano Peter Dutton, replica alle accuse, lanciate dal Guardian, di trattamenti disumani - dagli abusi sessuali a quelli sui minori fino ad atti di autolesionismo - che sarebbero stati documentati in un centro dell'isola australiana di Nauru, dove i migranti vengono trattenuti per impedire loro di entrare nel Paese. Il ministro ha accusato gli stessi migranti di denunciare false violenze sessuali o di compiere atti autolesionistici, darsi fuoco o mutilarsi, per riuscire ad entrare in Australia.
Il ministro ha sostenuto - in un'intervista radiofonica - che "queste persone hanno pagato molti soldi per arrivare fino in Australia e quando l'ingresso gli viene negato, compiono questi gesti pur di entrare".