Non finiscono le sorprese agli Australian Open, dopo il ko di Novak Djokovic contro l'uzbeko Denis Istomin, si arrende agli ottavi di finale il numero uno del mondo Andy Murray battuto dal tedesco Mischa Zverev, numero 50 Atp, che si impone 7-5, 5-7, 6-2, 6-4.
Si conferma dunque un taboo per lo scozzese il cemento del Melbourne Park dove dal 2010 ad oggi ha perso 5 volte in finale, questa volta la delusione è arrivata addirittura nella prima settimana di gara. Un’impresa da favola invece per il 29enne mancino, nato a Mosca e trapiantato ad Amburgo, Zverev che due anni fa era fuori dai primi mille del mondo.
Era uscito bene dai blocchi lo scozzese strappando la battuta al tedesco nel quarto game sul 3-1, e andando a servire per il set sul 5-3, senza riuscire però a chiudere e subendo un parziale di quattro game a zero. La reazione di Murray lo porta 3-0 e poi 4-2 ma Zverev lo riaggancia sul 4-4 ma lo scozzese chiude 7-5.
Nel terzo set il tedesco ricomincia a macinare gioco e strappa il servizio al numero uno Atp sul 3-2 chiudendo 6-2. La quarta partita comincia subito bene per il numero 50 del mondo che strappa il servizio a Murray in apertura. Zverev stringe i denti e chiude 6-4 dopo 3 ore e 33 minuti di gioco battendo per la prima volta in carriera Murray.
Prima Djokovic e ora Murray, era dal 2002 che agli Australian Open i primi due tennisti del mondo uscissero prima dei quarti di finale.
"Ha giocato molto bene, specie nei momenti cruciali, trovando colpi splendidi quando ne aveva bisogno e io non ho potuto farci granché". E' con grande umiltà che Murray commenta l'eliminazione. "C’è da dire che il primo set è stato frustrante, sono stato due-tre volte avanti di un break e se lo avessi vinto poteva cambiare la partita - prosegue lo scozzese numero uno del mondo -. Sono ovviamente molto deluso in questo momento per questo risultato, però non posso dimenticare i sette mesi migliori che ho avuto su un campo da tennis dall’estate scorsa".
"In quel periodo ho vinto anche partite che non dovevo vincere. Cercherò di imparare da questa sconfitta e di tornare ancora più forte", conclude Murray.
