"Valorizzare i prodotti locali", che siano dell'hinterland milanese o di Helsinki e considerare "l'importanza della filiera alimentare" per proseguire con successo nel business della ristorazione in tutto il mondo. E' la chiave di lettura di Gianmario Tondato, amministratore delegato di Autogrill, davanti al fatto che "il consumatore sta cambiando. Prima - dice in una lunga intervista ad 'Affari e Finanza' oggi in edicola - l’imperativo era mangiare per crescere. Poi mangiare, ma stando attenti alle calorie. Adesso - sostiene Tondato - anche questo è in parte superato, la gente vuole sapere cosa mette dentro il corpo. Quindi è importante la filiera alimentare".
Da qui la collaborazione con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, assieme al quale Autogrill ha sviluppato la catena Bistrot. "Era stupito - racconta ancora - perché pensava che noi fossimo distanti del suo modo di concepire il cibo. Ora non la pensa più così. E con la catena Bistrot abbiamo sviluppato assieme a lui un concept mondiale che è capace di valorizzare i prodotti locali delle singole aree, a Milano con i prodotti dell’hinterland milanese o a Helsinki con i prodotti tipici locali, e così via".
Secondo Tondato, per vincere all'estero "servono coraggio, visione, capitali. Ma anche un po' di fortuna. Oggi ritornano i nazionalismi e qualcuno alza dei muri, ma io non mi riconosco in questa visione, non credo a un mondo di contrapposizioni. Se vuoi crescere e competere con successo - prosegue l'ad di Autogrill - devi prendere atto che la globalizzazione impone di creare aziende che abbiano una scala più grande in mercati che sono integrati, seppur con forti caratteristiche locali".
Autogrill, presente in 31 Paesi del mondo, è da sempre sinonimo di ristorazione per chi è in viaggio. "Nel nostro mercato - spiega - c'è una frammentazione ancora importante e ci sono spazi. Ma dipende dal momento e dal mercato. Nel tempo non siamo mai stati fermi, abbiamo comprato e venduto quasi 20 aziende. La nostra missione è, anche, creare valore per tutti gli azionisti e continueremo a farlo".
Il mercato Usa è nel mirino, ma non è il solo: "Se dovessimo investire, direi che lo faremmo qui. Ma guardiamo anche alla Cina e al Far East - continua Tondato - che dal punto di vista dei consumi e della demografia è sicuramente in crescita esponenziale. Cero la Cina ha le sue regole, ma è un'economia di mercato, ha una sua logica". L'azienda ha una "interessante presenza" anche in Russia, conclude l'amministratore delegato, gestendo "l'aeroporto di San Pietroburgo e una rete di Autogrill nell'area di Sochi".
