I risultati arriveranno fra un mese, salvo proroghe. Solo al termine dell'esame autoptico potrà essere rilasciato il nulla osta per la sepoltura
E iniziata l’autopsia sul corpo di Imane Fadil, la testimone chiave dei processi Ruby, dopo che "anche i laboratori dell’Enea hanno escluso la presenza di tracce di radioattività nel corpo", spiega Mirko Mazzali, difensore della famiglia dell’ex modella morta per cause ancora da accertare lo scorso 1 marzo all’Humanitas di Rozzano, dopo un mese di agonia.
E' stato il fratello Tarek, che non ha rilasciato nessuna dichiarazione, a dover riconoscere la salma di Imane che con le sue rivelazioni ha portato alla luce le "cene eleganti" nella villa dell’ex premier Silvio Berlusconi. A eseguire l’esame è l’antomopatologo Cristina Cattaneo, presente anche Michelangelo Casali, consulente nominato dalla famiglia della 34enne. "L'autopsia serve per prendere gli organi che saranno analizzati successivamente, alcuni esami come quelli tossicologici necessitano di giorni per i risultati. Il termine è di un mese per avere i primi dati", salvo proroghe, sottolinea Mazzali. Solo al termine dell’esame autoptico potrà essere rilasciato il nulla osta per la sepoltura.