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Aveva in casa gioielli rubati a Gina Lollobrigida, arrestato

02 aprile 2020 | 15.11
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L'uomo aveva effettuato lavori di ristrutturazione a casa dell'attrice che si è accorta del furto dopo il ritrovamento degli oggetti da parte della polizia

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Medaglie, collane, monete, orologi, rubati a Gina Lollobrigida sono stati ritrovati dalla polizia a casa di un operaio che aveva effettuato dei lavori in casa dell'attrice. Tutto è partito da una chiamata per una lite in famiglia: una ragazza ha contattato la polizia perché stava discutendo con la madre e il suo compagno, e temeva per la propria incolumità. Quando gli agenti del Reparto Volanti e del commissariato Spinaceto sono arrivati, la giovane che li attendeva in strada ha raccontato che la lite era scaturita da motivi di convivenza e di aver avuto paura in quanto il compagno della madre era in possesso di 3 pistole.

L'uomo, C.M., 33enne romeno, ha mostrato agli agenti allora due repliche di pistole, un revolver e una semiautomatica, entrambe con la canna occlusa. Mancando la terza arma di cui la ragazza aveva parlato, i poliziotti hanno perquisito l’abitazione trovando, sopra l’armadio in una camera da letto, una pistola Manurhin Ppk calibro 7,65, priva del caricatore ma funzionante, non censita in banca dati. E all’interno di un armadio in salotto, i poliziotti hanno trovato un borsone contenente svariate medaglie con raffigurazioni sacre con il nome dell'attrice, un set di francobolli raffiguranti la stessa donna, 4 orologi da polso, 5 penne d’argento, 4 collane con perle bianche e 3 con pelle turchesi, una confezione di monete da 20 e 50 centesimi, tutte emesse dalla Repubblica di San Marino e un binocolo di grosse dimensioni.

Interrogato sulla provenienza del 'tesoretto', il 33enne ha riferito di aver effettuato dei lavori in casa di Gina Lollobrigida e di averli ricevuti in dono. Gli agenti hanno rintracciato l’attrice che ha confermato di conoscerlo e di essersi avvalsa del suo lavoro per ristrutturare la sua abitazione da settembre 2019 a marzo 2020, ma ha negato di aver regalato quegli oggetti. E ha spiegato di non aver sporto denuncia in quanto fino a quel momento non si era accorta del furto. Gli oggetti provento del furto le sono stati restituiti, mentre C.M. è finito in manette ed è stato portato a Regina Coeli, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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