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Comunicato stampa

Avv. Sergio Cacopardo: «Crisi d’impresa e debiti tributari: ecco come la transazione fiscale dà respiro finanziario alle società in sofferenza»

23 marzo 2022 | 12.14
LETTURA: 2 minuti

Avvocato Sergio Cacopardo
Avvocato Sergio Cacopardo

Prevista dalla Legge fallimentare, la transazione fiscale consente all’imprenditore o all’azienda di far fronte alla condizione di morosità grazie a un accordo con l’erario.

Catania, 23 marzo 2022. Imprese italiane sempre più in difficoltà: è il quadro che emerge dal Rapporto sulla competitività dei settori produttivi pubblicato nel 2021 dall’Istat che rileva un settore in forte sofferenza, con un 45% di piccole e medie imprese a rischio fallimento. Tra le cause elencate dall’istituto di ricerca la pressione fiscale in costante aumento.

«Si tratta di un tema quanto mai attuale: la crisi ha messo, e sta mettendo, in ginocchio numerose aziende che si ritrovano in una condizione debitoria col fisco che non riescono più a sostenere. Tuttavia, ci sono anche numerosi imprenditori che hanno voglia di andare avanti e che intendono comunque mettersi in regola con l’erario per continuare a perseguire il proprio progetto lavorativo», esordisce l’Avv. Sergio Cacopardo, esperto in diritto tributario e societario e titolare dello studio omonimo nel centro storico di Catania.

«Mi riferisco a quegli imprenditori che, versando in uno stato di insolvenza a causa della crisi, fanno di tutto per pagare principalmente dipendenti o fornitori, ma non riescono a onorare i propri debiti col fisco, relegandoli per ultimi o addirittura sospendendoli - spiega Cacopardo -. Proprio per loro ci sarebbe l’opportunità poco conosciuta e ancora poco applicata della transazione fiscale del debito con l’Agenzia delle Entrate, l’istituto previsto dall’articolo 182-ter della Legge fallimentare. Si tratta di un accordo col fisco che consente, ricorrendone i presupposti e la convenienza per il Fisco, o di falcidiare o di dilazionare le somme dovute anche in un numero superiore di rate rispetto alle rateizzazioni previste solitamente che sono l’ordinaria, con 72 rate, e la straordinaria che ne conta 120. Vi sono precedenti di rateizzazioni in oltre 240 rate cioè oltre 20 anni. Questa opportunità assolutamente percorribile permette all’imprenditore che ha accumulato un debito consistente di poter pianificare la propria attività senza avere l’assillo dell’esecuzione del fisco».

La transazione fiscale va innestata nella cornice di una procedura o di concordato o di accordo di ristrutturazione ed è importante che l’imprenditore che intende avvalersi di questa opportunità si faccia assistere da professionisti che conoscano il procedimento.

«Pur essendo una procedura abbastanza snella ,la ristrutturazione del debitori chiede l’intervento di professionisti esperti: la possibilità di accedere a questa forma di accordo, infatti, è sottomessa a un piano di risanamento attestato da un asseveratore, che ne garantisca la fattibilità, e che venga omologato dal tribunale. Si comprende come il ruolo dell’avvocato, responsabile di mediare l’accordo col fisco e seguire i rapporti con l’Agenzia delle Entrate, sia fondamentale affinché la richiesta vada a buon fine. Il suggerimento che mi sento di dare a un imprenditore che si trova in questa situazione è di affidarsi a un legale competente in materia. Anche la sola dilazione, infatti, si può rivelare una leva importante sia per la società in crisi finanziaria che per le stesse entrate statali».

Contatti: https://www.studiolegalecacopardo.it/

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