E' stato imposto il coprifuoco nel distretto di Sur, nel sudest della Turchia, dopo l'uccisione del presidente dell'Ordine degli Avvocati di Diyarbakır, Tahir Elci. Lo riferisce il sito web del giornale turco Hurriyet, senza fornire dettagli sulle misure restrittive. Nell'attacco, insieme ad Elci, è morto un poliziotto. Il governatorato di Diyarbakir ha confermato il ferimento di altri due agenti. L'agenzia di stampa Anadolu ha riferito che anche un suo giornalista è rimasto ferito.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'attacco e in un discorso da Balıkesir, nel nord del Paese, ha affermato che la Turchia andrà "avanti con la lotta al terrorismo".
Prima dell'attacco Elci e altri avvocati avevano tenuto una conferenza stampa sulla situazione a Sur. La dinamica dell'attacco resta poco chiara. Testimoni oculari citati dall'agenzia di stampa Dogan hanno riferito che un uomo ha sparato contro Elci. La Anadolu ha attribuito l'attacco ai ribelli del Pkk. Secondo il ministero dell'Interno Elci e il poliziotto sono rimasti uccisi durante uno scontro tra le forze di sicurezza e ribelli del Pkk.
Immagini trasmesse dalle tv locali mostrano Elci parlare di pace poco prima di essere ucciso. "Chiediamo che da questa area restino fuori la guerra, i combattimenti, le armi, le operazioni militari", aveva detto il presidente dell'Ordine degli avvocati di Diyarbakir.
Diyarbakir, a maggioranza curda, è spesso teatro di scontri. Elci era noto per la sua posizione riguardo il Pkk, che - diceva - "non è un gruppo terroristico", ma una "organizzazione politica armata con grande seguito". Il governo di Ankara considera invece il Pkk una "organizzazione terroristica".
A metà ottobre Elci era stato arrestato e rilasciato dopo 24 ore per le sue dichiarazioni sul Pkk. Per lui erano stati chiesti fino a sette anni e sei mesi di carcere con l'accusa di "propaganda a favore di un'organizzazione terroristica".
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