Rientro amaro per gli azzurri. Buffon: “Abbiamo fatto una brutta figura”. Annuncio a sorpresa del centrocampista: “Se il nuovo Ct riterrà che serve il mio apporto, verrò sempre volentieri’’. Immobile: "Colpe di tutti, impariamo dai 'senatori'"
Rientro amaro per gli azzurri. L’aereo che ha riportato in Italia la Nazionale di Calcio, un volo charter dell’Alitalia da Rio de Janeiro, è atterrato a Malpensa alle 10.45, con mezz’ora di anticipo. I giocatori hanno lasciato lo scalo da un ingresso di servizio con i cronisti tenuti a distanza dalle forze dell’ordine, sotto la pioggia.
A sorpresa Andrea Pirlo, come riportato dal sito vivoazzurro, ha risposto positivamente all’invito del vicepresidente federale e capo delegazione Demetrio Albertini a ripensare al suo addio alla Nazionale: “Se il nuovo Ct riterrà che serve il mio apporto, verrò sempre volentieri’’.
Gigi Buffon, portiere della Nazionale di Calcio, prima di salire in auto, ha dichiarato: “Abbiamo fatto una brutta figura”. “Non parlo di Balotelli”, ha poi aggiunto prima di salire in auto e allontanarsi.
Ciro Immobile ha detto ai microfoni di Sky dall'aeroporto di Malpensa: "La colpa è un po' di tutti, qualcuno doveva dare di più. Si poteva sicuramente fare meglio". "Prendiamola come un bagaglio di esperienza e ripartiamo alla grande", ha aggiunto l'attaccante. "Le parole dei senatori? Dobbiamo prenderle come insegnamento, sono più grandi e hanno vissuto esperienze importanti", ha concluso Immobile.
Per Matteo Darmian "non bisogna accanirsi contro Balotelli". "Non è stato lui il problema di tutta la sconfitta -dice il difensore del Torino ai microfoni di Sky -. Mario è un giocatore importante ed è brutto vedere che si accaniscono tutti contro di lui".
Il commissario tecnico dimissionario Cesare Prandelli e l’attaccante Mario Balotelli sono stati i primi a uscire, a bordo di due van, senza rilasciare dichiarazioni dopo l’amara eliminazione dal Mondiale. Gli altri, scaricati dai pullman della Sea in un’area adibita a parcheggio, hanno caricato i bagagli davanti ai cronisti, che attendevano sotto la pioggia battente al di là di una rete con tanto di filo spinato.
Poca voglia di parlare, in generale, tuttavia alcuni Azzurri non si sono sottratti alle richieste di foto e ‘selfie’ dei lavoratori dell’aeroporto e dei pochi tifosi informati della decisione di usare un varco secondario.
Gigi Buffon e Andrea Pirlo, in particolare, si sono lasciati fotografare, sia dai fotografi sia dai tifosi. Un supporter, arrivato al varco 4 in auto dopo che gli Azzurri se n’erano già andati, non ha nascosto la propria delusione: “Peccato, agli Arrivi del Terminal c’è un sacco di gente che li aspetta. Ci sono anche i bambini, volevano fare le foto....”.
Dopo lo scalo a Milano Malpensa il volo charter della nazionale italiana di calcio è arrivato all’aeroporto di Fiumicino, intorno alle 14,00, riportando a casa gli altri azzurri, tra questi De Rossi, Candreva, Bonucci, Thiago Motta, Aquilani, Cerci, Verratti, Perin e il dimissionario presidente federale Giancarlo Abete.
Sulla scelta del nuovo allenatore dell’Italia, il vicepresidente federale e capo delegazione Demetrio Albertini, mercoledì prima di lasciare il ritiro di Mangaratiba, ha dichiarato: “Nuovo ct? Penso che si farà una riunione con tutte le componenti per vedere di condividere chi sarà il prossimo commissario tecnico della nazionale. Non trascuro le parole del presidente, che ha detto che nel Consiglio di lunedì cercherà di convincere Cesare a ripensare a queste sue dimissioni. Penso che il bilancio di questi quattro anni a livello sportivo sia positivo nonostante l’eliminazione dal Mondiale”.
Albertini è tornato, come riporta il sito vivoazzurro, sull’avventura Mondiale appena conclusa: “Ci portiamo a casa qualcosa di buono per quanto riguarda l’impegno e l’organizzazione da parte della federazione, ma per quanto riguarda le prestazioni sul campo non può essere considerato un bilancio positivo. Siamo partiti con altre aspettative da parte di tutti”, ha proseguito il vice presidente della Figc che ha speso parole d’elogio per il presidente federale Giancarlo Abete: “va ricordata la grande forza e il grande valore morale di una persona straordinaria”.
