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Vino: Baglio di Pianetto, tre vendemmie per un vino a garanzia qualità

21 ottobre 2015 | 17.12
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Vino: Baglio di Pianetto, tre vendemmie per un vino a garanzia qualità

Tre vendemmie in tre stadi diversi di maturazione delle uve, per ottenere la massima espressione di ciascun vitigno. È uno dei segreti della cantina siciliana Baglio di Pianetto, fondata dal Conte Paolo Marzotto: aromi sviluppati, morbidezza e struttura di ogni etichetta, sono il frutto di una meticolosa valutazione del momento giusto in cui effettuare le raccolte distinte, rigorosamente a mano. I passaggi successivi sono la fermentazione separata e l’assemblaggio finale. Un processo che si ripete ogni anno tra le tenute di Santa Cristina di Gela (Palermo) e di Noto (Siracusa), giunto alla fase finale anche nel 2015.

Per quanto riguarda le uve bianche, tra la metà e la fine di agosto viene effettuata una vendemmia a base acida, per conservare una maggiore concentrazione di acidità negli acini. Questi grappoli vengono subito avviati alla pressatura soffice. A settembre segue la seconda raccolta, quando cioè le uve hanno raggiunto la cosiddetta maturità tecnica: questo permette di 'cogliere' la massima espressione di ogni varietà, ovvero i sentori e gli aromi tipici del vitigno che, una volta in cantina, determineranno la caratterizzazione principale del vino.

Quindi, da fine settembre a metà ottobre, si svolge la raccolta dei grappoli in leggera surmaturazione, da cui derivano le note più fruttate, esotiche e aromatiche. Da questo elaborato processo in tre fasi nascono, ad esempio, le etichette Ficiligno (blend di Insolia e Viognier), Catarratto e Ginolfo (Viognier in purezza).

Procedura analoga è quella seguita per la realizzazione dei rossi. La prima vendemmia, nello stadio di pre-maturità, consente di costituire una leggera base acida. Nel periodo successivo, si punta invece a raccogliere le uve nel pieno della maturità fenolica, per conferire ai vini maggiore struttura, tannini e colore intenso. Infine, si effettua una mini-vendemmia in fase di surmaturazione. Nascono così i rossi di Baglio di Pianetto, a partire dallo Shymer e Ramione, per arrivare a Cembali (riserva di Nero d’Avola) e Agnus (edizione limitata).

Unica eccezione è rappresentata dal Carduni (Petit Verdot in purezza), per il quale vengono effettuati una sola vendemmia e due diradamenti (o vendemmia verde): ovvero, il processo in cui vengono rimossi i grappoli in eccesso dalle piante e selezionati quelli più sani, a vantaggio della qualità dell’uva che poi entrerà in fermentazione.

Questo processo articolato, che richiede maggiore attenzione e passione sia nel lavoro in vigna sia in cantina, per Baglio di Pianetto, è ulteriore garanzia di qualità per gli amanti del vino siciliano e i consumatori di tutto il mondo. E i risultati si sentono subito, appena si stappa una bottiglia dell’azienda vitivinicola siciliana.

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