Due addetti alla sorveglianza impegnati la sera del rogo furono oggetto di un'indagine interna avviata dalla Fondazione Idis Città della Scienza, qualche tempo dopo l'incendio, che si concluse con la sospensione dal lavoro rispettivamente di 1 e 4 giorni
Trapelano i primi sviluppi nell'inchiesta sull'incendio di Città della Scienza, il polo di ricerca e divulgazione scientifica nel quartiere Bagnoli a Napoli, semidistrutto dalle fiamme il 4 marzo 2013. I pm titolari dell'inchiesta stanno cercando di far luce su presunte irregolarità nella gestione di Città della Scienza e dei fondi ad essa indirizzati. In tale contesto rientra il blitz degli agenti della Digos della Questura di Napoli, oggi negli uffici competenti della Regione Campania, per l'acquisizione di atti e documenti.
Inoltre uno dei custodi, in servizio la notte dell'incendio, sarebbe stato iscritto, unico finora, nel registro degli indagati per incendio doloso. I due addetti alla sorveglianza impegnati la sera del rogo furono oggetto anche di un'indagine interna avviata dalla Fondazione Idis Città della Scienza, qualche tempo dopo l'incendio, che si concluse con la sospensione dal lavoro rispettivamente di 1 e 4 giorni. I vertici della Fondazione esclusero comunque pubblicamente "qualunque possibile complicità dall'interno", spiegando che la sanzione disciplinare era legata a "qualche pecca di carattere tecnico".