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Baldwin nella bufera: "Blackout Tuesday è giornata nazionale di tutto e niente"

03 giugno 2020 | 17.14
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Alec Baldwin nella bufera per non aver rispettato il Blackout Tuesday, indetto del movimento Black Lives Matter per esprimere indignazione per la morte di George Floyd e promosso e rispettato da tutto il mondo dello spettacolo non solo negli Stati Uniti. E per le parole con cui ha giustificato la sua mancata adesione alla giornata di silenzio, definendo il Black Tuesday la “giornata nazionale della qualunque cosa”.

L'attore è stato attaccato sui social per aver promosso, proprio martedì, la sua intervista con Woody Allen per parlare dell'autobiografia del regista 84enne. Baldwin, 62 anni, ha condiviso diversi post sull’intervista e la cosa è stata accolta subito con rabbia e delusione dai fan. Un follower ha scritto: “Sono senza parole”, mentre un altro ha chiesto: “Fai sul serio?”. Altri sono intervenuti definendo il gesto dell’attore privo di sensibilità. Molti hanno anche provato a dargli il beneficio del dubbio, come un fan che ha chiesto: “Era un post programmato? Potrebbe essere meglio riprogrammare per un altro momento, poiché la maggior parte di noi sta ovviamente impiegando il giorno per mostrare solidarietà e prendendosi il tempo per ascoltare ed imparare qualcosa sui privilegi dei bianchi”.

Ma la risposta decisa di Baldwin, che ha definito il Blackout Tuesday “la giornata nazionale di qualunque cosa”, ha peggiorato le cose. L'attore ha cercato di spiegare di essere obbligato a promuovere l'episodio in quanto i suoi ospiti richiedono spesso una data di pubblicazione precisa per poter pubblicizzare il progetto. “Facciamo ogni sforzo per onorare quelle richieste. Allen non fa eccezione”, ha scritto l’attore difendendo la scelta e anche il regista dalle accuse di molestie sessuali in famiglia che lo hanno coinvolto negli anni. “Per quanto riguarda la percepita mancanza di sensibilità riguardo al Blackout Tuesday - ha scritto l'attore - non avevo idea di questa 'giornata nazionale della qualunque cosa'. Tre cose: la vita professionale di alcune persone non può essere messa in pausa dai capricci della correttezza politica. Credo che Allen sia innocente e questo è un mio diritto. Pubblicare uno schermo nero oggi o in qualsiasi altro giorno, anche se un sentimento decente, non è una posizione politica efficace”, ha concluso. Ma la pioggia di critiche non si è placata.

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