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'Ballando con le stelle', la Carlucci rientra tra falsi positivi e prime polemiche

17 settembre 2020 | 16.06
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Il direttore di Rai1, Coletta: "Far partire tutto questo è stato un parto"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Far partire tutto questo è stato un parto". Stefano Coletta, direttore di Rai1, sceglie queste parole per introdurre la quindicesima stagione di 'Ballando con le stelle', che torna sabato 19 settembre alle 20,35 su Rai1. Una stagione "tanto voluta – spiega il direttore Coletta – e ottenuta. Già da marzo, in pieno lockdown, ho combattuto perché 'Ballando' tornasse in onda, ma allora mi sono dovuto arrendere".

La nuova stagione parte con molta attenzione alla prevenzione del contagio da Covid-19, visti anche i retroscena raccontati dalla conduttrice Milly Carlucci. "Nell’ultimo giro di tamponi - racconta Carlucci - sembrava andasse tutto bene, ma il risultato di Paolo Conticini (uno dei concorrenti in gara, ndr) aveva un marker appena toccato. In un momento di disperazione ci siamo sentiti con Coletta e abbiamo deciso di rifare i tamponi a tutti. Il risultato, anche per Paolo, è stato negativo. A quel punto ci siamo sentiti sollevati e abbiamo capito che eravamo tutti quanti in corsa".

Lo stesso Conticini racconta le emozioni che ha provato nei giorni in cui sembrava fosse positivo al Covid-19: "Mi è caduto il mondo addosso, ho sentito un senso di responsabilità nei confronti dei miei genitori e di tutto il cast. Ho pianto quando la Carlucci mi ha detto che sono negativo". Qualunque cosa accada lo show andrà avanti, proprio come cantavano i Queen. A dirlo è Stefano Coletta, che spiega la gestione di un eventuale positivo: "Se risultasse un tampone positivo il protocollo ci permette di far uscire la persona risultata positiva, insieme al partner, e lo show continua. Una volta partiti, siamo sereni".

Le prime polemiche sono sulla coppia 'same sex dance', come definita da Milly Carlucci, composta da Rosalinda Celentano e Tinna Hoffman, che ha preso il posto di Samuel Peron per la positività al Covid-19 di quest’ultimo. Sul punto Coletta ha precisato che "la casualità di Rosalinda che si trova a ballare con un'altra donna è occasione propizia per dire che le differenze vanno annullate e non deve gestirle la politica". Il direttore si è agganciato per commentare la morte di Maria Paola Gaglione: "quanto accaduto a Caivano è troppo grave. Spero che il pregiudizio sull'orientamento sessuale venga sempre più abbattuto".

Sul punto è intervenuta anche l’attrice Vittoria Schisano, che ha espresso il suo parere sui fatti di Caivano, prendendo di mira la categoria dei giornalisti: "Il mio pensiero va anche ai giornalisti che per vendere usano titoli sbagliati su di me. Fa comodo scrivere l'attrice transgender Vittoria Schisano. Ho fatto un percorso doloroso, i miei documenti dicono Vittoria, voglio che anche la stampa lo riconoscesse. Quei titoli fanno ancora male".

La Carlucci analizza poi la sfida con 'Tu si que vales', programma che andrà in onda in contemporanea su Canale 5. "Stimo Maria per il lavoro che fa per Mediaset. La vicenda della rivalità con la De Filippi l'avete creata voi e vi ringrazio di averla fatto. Addirittura titoli in prima pagina sui quotidiani. Questo fa bene alla tv perché la rende importante. In questo periodo stare qui a dire chi vince e chi perda è una questione un po' stonata, permettetemi".

Ninetto Davoli chiude la presentazione con un 'attacco' goliardico alla stampa, sdrammatizzando i toni: "qui ci stanno dei giornalisti, ma porcaccia miseria non vi viene in mente di dire a Milly Carlucci e a tutti noi 'daje ragazzi, divertitevi'. Qua parlate ancora di omosessualità. Ma di che cazzarola stiamo a parlà. Questa cosa mi fa proprio incazzare".

In gara, insieme a Paolo Conticini e Vittoria Schisano, ci sono anche Tullio Solenghi, Ninetto Davoli, Daniele Scardina, Costantino Della Gherardesca, Gilles Rocca, Antonio Catalani, Lina Sastri, Barbara Bouchet, Elisa Isoardi, Rosalinda Celentano e Alessandra Mussolini. Completano il cast Paolo Belli, la giuria composta da Carolyn Smith, Selvaggia Lucarelli, Ivan Zazzaroni, Fabio Canino e Guillermo Mariotto. Al loro fianco gli 'antigiurati' Gianni Ippoliti, Rossella Erra e Antonio Razzi, che vestiranno i panni di una giuria popolare pronta a criticare o appoggiare il voto dei giudici.

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