L'annuncio ha immediatamente provocato un rafforzamento del franco salito a quota 1,16 sull'euro, ma anche un crollo della Borsa di Zurigo con l'indice principale Smi che ha lasciato sul terreno l'8,48%
Mossa a sorpresa della Banca nazionale svizzera (Bns) che ha annunciato oggi la revoca della soglia minima di cambio con l'euro, fissata a 1,20 franchi per un euro e in vigore dal settembre del 2011. La mossa della BNS giunge dopo che appena dieci giorni fa il presidente della banca centrale Thomas Jordan aveva definito il tetto di 1,20 "assolutamente centrale" e irrinunciabile: in questi 40 mesi la misura - decisa per proteggere le esportazioni svizzere e quindi il mercato del lavoro - era stata più volte messa alla prova dai mercati con pesanti interventi della banca centrale che hanno appesantito il bilancio della Bns con forti acquisti di valuta estera.
L'annuncio ha immediatamente provocato un rafforzamento del franco salito a quota 1,16 sull'euro, ma anche un crollo della Borsa di Zurigo con l'indice principale Smi che ha lasciato sul terreno l'8,48% arrivando in giornata a perdere anche il 14%.
La Bns ha anche abbassato di 0,5 punti il tasso di interesse applicato sugli averi in conti giro superiori a un determinato importo, fissandolo a -0,75%. L'istituto di emissione ha inoltre nuovamente ritoccato verso il basso, in zona negativa, il margine di fluttuazione del Libor a tre mesi, che è ora compreso tra -1,25% e -0,25%: precedentemente la forbice era compresa tra -0,75% e 0,25%.