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Banche, Bce: "Fondo Atlante è passo avanti ma non sarà svolta"

03 maggio 2016 | 16.24
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Banche, Bce:

Il fondo Atlante "rappresenta un passo ulteriore nella giusta direzione" , dopo la Gacs. Lo ha sottolineato in audizione al Senato il membro del comitato di vigilanza della Bce Ignazio Angeloni, esprimendo un giudizio positivo sul fatto che il fondo persegua i due obiettivi di cessione di npl e ricapitalizzazione delle banche.

"Ma non dovremmo aspettarci che tutte e due queste operazioni siano una svolta", ha avvertito, spiegando che bisognerà vedere l'atteggiamento degli investitori. Inoltre, "con un'entità attuale relativamente ridotta il fondo potrà intervenire su un numero ridotto di banche". Al vertice di Atlante "spetta il ruolo cruciale di rafforzare la governance e controllo interno", ha aggiunto, spiegando che la Bce segue e sostiene l'operazine.

Quanto all'intervento di Atlante nella Banca popolare di Vicenza "è una prova importante" che "se condotta con successo, innescherebbe un circolo virtuoso", ha osservato.

Di certo "le sofferenze bancarie in Italia sono di gran lunga le più elevate della zona euro", rileva Angeloni, aggiungendo che per smaltirle "non esiste una soluzione unica" e "richiederà uno sforzo pluriennale". Dati alla mano, gli npl complessivi in Italia sono pari complessivamente 360 mld, il 18% degli impieghi, contro il 16% di un anno prima e il 7% dell'area euro, spiega il rappresentante della Bce, aggiungendo che in Italia "il fattore attenaunte è che i prestiti sono coperti da garanzie, potenzialmente". Inoltre gli alti npl non sono un problema degli ultimi anni: "in Italia gli npl c'erano già nel 2007 e ammontavano a più del doppio dell'area euro". Tra i motivi elencati dalla bce che hanno contribuito al rialzo delle sofferenze: "la lentezza nel recupero dei crediti", dice riconoscendo l'impegno del governo per ridurre i tempi con il nuovo decreto appena varato. Ma a pesare anche "standard carenti per l'erogazione dei prestiti".

"Tutti aspetti da migliorare", aggiunge, sottolineando che le ricette per smaltire gli npl "differisco da banca a banca". Ecco perchè è necessario che "le banche si dotino di una struttura interna. Le banche devono dedicare risorse a questa funzione con delle unità interne con la missione di proporre politiche per riassorbire gli npl". Servono inoltre "decisioni sulla concessione di prestiti più obiettive e basate sul merito credito e meno affidamento sulle garanzie".

Riguardo i nodi del sistema bancario la Bce trova "incoraggiante la consapevolezza dei problemi e la volontà di agire" manifestata dalle autorità italiane, tuttavia, conclude, "sarà importante l'attuazione" delle misure decise.

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