Chiusura di giornata nei pressi dei minimi intraday per le borse europee, penalizzate dai toni da “falco” utilizzati da Jerome Powell. Secondo il n.1 della Federal Reserve, in mancanza di segnali “chiari e convincenti” di un rallentamento dei prezzi, la banca centrale si vedrà costretta ad intensificare la normalizzazione delle condizioni monetarie. Sull'azionario milanese, dove il Ftse Mib si è fermato a 24.085,82 punti (-0,89%), spicca il buon andamento di UniCredit (+2,05%) mentre Intesa Sanpaolo (+0,02%) ha chiuso piatta. In rosso invece Mediobanca (-2,42%), dopo i rumor secondo cui la Bce potrebbe impedire a Delfin di salire oltre il 20%.
Rosso per il comparto energetico con il -0,72% di Eni, il -0,61% di Tenaris ed il -5,13% di Saipem (dall’assemblea è arrivato il via libera all’aumento di capitale da 2 miliardi di euro). In corrispondenza dello stop agli scambi in Europa, il future sul Brent quota in rosso del 2% a 109,7 dollari al barile.
Rosso dell’1,6% per Stellantis che nell’Unione europea ad aprile ha registrato un calo delle immatricolazioni del 32,1%, contro il -20,6% del mercato. In rialzo di un punto percentuale, lo spread Btp-Bund è salito a 93 punti base. (in collaborazione con Money.it)