Le nuove risorse liberate dalla Bce devono essere utilizzate dalla banche per aumentare i prestiti a imprese e famiglie. E Bankitalia, secondo quanto apprende l'Adnkronos, è pronta ad intervenire: via Nazionale vuole introdurre dei paletti chiari per convogliare a vantaggio dell'economia reale la liquidità che arriverà da Francoforte.
Tecnicamente, l'intervento riguarderà il collaterale che le banche portano in garanzia alla Bce. Si agirà sui limiti imposti agli istituti di credito, modificando gli scarti di garanzia, consentendo di scontare i prestiti concessi alle imprese e quelli alle famiglie, esclusi i mutui. Sarà consentito, in particolare, di utilizzare le tipologie più diffuse di prestito per le pmi, come le linee di credito in conto corrente.
Alle banche italiane arriveranno fino a 75 miliardi di prestiti agevolati, i nuovi Tltro. Già nelle indicazioni della Bce sono previsti vincoli precisi: le banche possono chiedere denaro per farlo arrivare a imprese e famiglie, esclusi i mutui. Per il 2014, ogni singola banca può chiedere in prestito fino a un ammontare massimo totale pari al 7% dei crediti a imprese e famiglia emessi entro aprile 2014. Secondo i calcoli Bce le banche europee potranno chiedere 400 miliardi. E, di conseguenza, stando ai dati di Bankitalia, le banche italiane potranno avere al massimo circa 75 miliardi: cioè il 7% dei 1.071 miliardi di prestiti concessi ad aziende e famiglie, esclusi 360 miliardi di mutui. (segue)