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Banche più disponibili, a maggio aumentano gli importi dei mutui

23 giugno 2017 | 10.14
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(Foto ufficio stampa 'Facile.it' /Andrey Popov)
(Foto ufficio stampa 'Facile.it' /Andrey Popov)

Continua il trend di crescita degli importi richiesti dai mutuatari e quelli erogati loro dalle banche. A maggio 2017, l’importo medio richiesto in Italia è stato pari a 131.112 euro, in aumento del 2,25% rispetto a dodici mesi prima. E' questo il primo dato che emerge dall’Osservatorio realizzato da Facile.it e Mutui.it che ha realizzato un'analisi su un campione di oltre 15.000 domande di finanziamento. Lo studio ha registrato soprattutto un significativo aumento delle somme erogate dalle banche (+11,57%) che ha portato i valori concessi, mediamente, a 125.898 euro.

"La crescita dell’erogato medio - ha commentato Ivano Cresto, responsabile mutui di Facile.it- è un innegabile segnale di maggiore disponibilità da parte degli istituti anche se, a ben guardare, i valori sembrano rallentare nel corso dei mesi; nell’ultimo semestre l’erogato è cresciuto dell’1,91%, nel trimestre dell’1,79%".

Con i tassi di interesse ancora a valori piuttosto bassi, il mutuo a tasso fisso, rileva l'analisi diffusa oggi, rimane di gran lunga quello preferito dagli italiani anche se, complici i segnali di ripresa mostrati dall’Irs - quello a 20 anni è passato dall’1.25 di dicembre 2016 all’1.39 di maggio 2017 - diminuisce la percentuale di italiani che opta per questa formula; se a dicembre 2016 era l’83% dei richiedenti, a maggio 2017 la percentuale è scesa al 70%, valore comunque maggiore rispetto a quello di un anno fa, quando a chiedere il tasso fisso era il 67%.

La richiesta di mutui a tasso variabile, aumentando di 12 punti percentuali negli ultimi sei mesi, passa dal 14% di dicembre 2016 al 26% di maggio 2017. Guardando al rapporto tra valore dell’immobile e importo del mutuo richiesto, la domanda degli italiani a maggio 2017 rimane poco sotto il 60%, in leggero aumento sia nel trimestre (+0,99%), sia nel semestre (+1,07%) e sia nell’anno (+1,90%).

Incremento più importante, invece, segnala l'analisi dell'Osservatorio, nel rapporto tra il valore dell’immobile e l’importo effettivamente erogato dalle banche; a maggio 2017 gli istituti hanno finanziato in media il 57,22% del valore, in crescita di oltre 6 punti percentuali rispetto all’anno precedente (era 50,77% a maggio 2016) anche se, negli ultimi mesi, l’atteggiamento è stato più cauto, con incrementi meno incisivi (+1,37% nel semestre e +1,86% nel trimestre).

Invariate, da oltre un anno, sia la durata media del piano di restituzione (22 anni), sia l’età del richiedente tipo (40 anni). Relativamente all'andamento dei mutui prima casa, l'indagine registra un aumento dell’importo medio richiesto con questa finalità, che a maggio 2017 è stato di 141.334 euro, il 4,02% in più rispetto a un anno fa. Più importante, invece, segnalano gli analisti dell'Osservatorio, è l’aumento delle somme erogate dalle banche per l’acquisto della prima casa; se a maggio 2016 gli istituti di credito hanno concesso importi medi pari a 118.189 euro (loan to value 56,90%), a maggio 2017 l’erogato è cresciuto del 9,76% toccando quota 129.719 euro (loan to value 62,47%).

Anche per i mutui prima casa rimangono sostanzialmente identici l’età media dei richiedenti (38 anni, uno in meno rispetto a maggio 2016) e i tempi di restituzione (24 anni, erano 23). Ultimo dato interessante che emerge dall’Osservatorio è legato alle surroghe erogate che, nel corso dell’anno hanno avuto un trend altalenante; se rispetto a dodici mesi fa queste sono aumentate del 16,90%, nell’ultimo periodo l’andamento si è invertito, con una diminuzione del 12,63% nel trimestre marzo - maggio 2017.

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