cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 00:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Banche, Renzi e Fmi in pressing. L’Abi si ‘difende’ con i numeri

17 giugno 2014 | 19.11
LETTURA: 3 minuti

Patuelli: “In 4 mesi +26% mutui, aumenti capitale per più credito”

 - INFOPHOTO
- INFOPHOTO

Prima l’affondo del premier, Matteo Renzi, “non ci sono più alibi per non dare credito”. Poi, il monito del Fondo Monetario: “serve maggiore pressione allo smaltimento dei crediti in sofferenza al fine di liberare risore e favorire nuovi prestiti durante la ripresa”. Le banche italiane finiscono nel mirino e la difesa d’ufficio spetta al presidente Abi, Antonio Patuelli. E arriva, puntuale: nei primi 4 mesi le banche hanno aumentato di oltre il 26% i mutui e “stanno effettuando assai cospicui aumenti di capitale che non servono solo a superare gli esami della Bce, ma anche ad aumentare la capienza per nuovi ulteriori prestiti”. Il pressing di Governo e Fmi guarda soprattutto alle nuove risorse assicurate dalla Bce. “Noi chiediamo agli istituti di credito di intervenire con determinazione per far girare i denari che vengono dalla Bce e dare respiro alle piccole e medie imprese”, dice il premier Matteo Renzi. E anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si schiera con gli economisti di Washington, sostenendo di “condividere la valutazione del fondo sulle banche” e ricordando le misure assunte “dalla Bce, da una parte, che agiscono per una maggiore protezione delle banche per il credito” e “quelle del governo, che agiscono dall’altro lato, per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese”. In mezzo, tra chi chiede di più e chi si difende, restano i numeri dell’Abi. Con il nuovo record delle sofferenze, a 166,4 mld, il calo dei prestiti che continua (-2,9%), seppure con un trend stabile rispetto al calo del mese precedente. In controtendenza, proprio il dato citato da Patuelli: crescono del 26,5%, nei primi 4 mesi dell’anno, i mutui concessi dalle banche.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza