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Banche, Renzi lancia Cantone: "Vorrei l'Anac a gestire gli arbitrati"

17 dicembre 2015 | 13.15
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (Foto presidenza del Consiglio)
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (Foto presidenza del Consiglio)

E, alla fine, si torna a Cantone. Il presidente dell'Anac è l'uomo del governo per la trasparenza, la legalità e, soprattutto, la credibilità. Per questo, scartata l'ipotesi Consob per evidenti ragioni di opportunità, spetterà al magistrato la 'supervisione' sugli arbitrati con i risparmiatori, colpiti dagli effetti del decreto 'salva banche'. La ragione della scelta l'ha spiegata direttamente il premier Matteo Renzi. Sulla questione delle banche "c'è la volontà di massima trasparenza e chiarezza e, se possibile, vorrei che gli arbitrati siano gestiti dall'Anac di Raffaele Cantone, un'autorità terza, autorevole, per la massima trasparenza". La decisione viene letta come "un segnale della determinazione del governo a tenere un atteggiamento rigoroso, utile anche a enfatizzare una svolta rispetto al recente passato", commentano con l'Adnkronos fonti di governo. "Nessun atto di sfiducia" verso Bankitalia e Consob, si chiarisce, ma "una risposta netta, piuttosto, rispetto alla sfiducia che potrebbe crescere ancora fra i risparmiatori". Per questo, il premier ha impresso un'accelerazione con l'indicazione, significativa, di un giudice terzo rispetto alle due Autorità coinvolte, Bankitalia e Consob. Soprattutto, un giudice che per definizione ha la patente di arbitro imparziale. E che, dall'insediamento nel marzo 2014, ha dato prova di efficienza su dossier particolarmente caldi, e mediaticamente sensibili, come Expo e il Giubileo.

Ora, Cantone e i suoi uomini dovranno cimentarsi in un terreno che non frequentano abitualmente. E dovranno farlo necessariamente con la collaborazione tecnica delle due Autorità che operano nel settore del credito. Banca d'Italia, che vigila sugli istituti di credito e sulla stabilità del sistema, ha un ruolo chiave nell'intera operazione di risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara, essendo al suo interno istituita l'Autorità di risoluzione. Via Nazionale ha indicato alla presidenza delle nuove 4 banche Roberto Nicastro e partecipato, come previsto dalla direttiva Ue, a tutte le fasi di lavoro precedenti e successive al decreto approvato dal Cdm e poi confluito nell'emendamento alla legge di stabilità che ha istituito il fondo da 100 mln per i rimborsi. Consob, che controlla trasparenza e correttezza delle comunicazioni al mercato, era stata indicata in un primo momento come candidata principale a vestire i panni dell'arbitro. Poi lo stesso Renzi ha valutato che non fosse la soluzione migliore, perché sarebbe stato incoerente che 'un player' della vicenda che ha portato al salvataggio delle banche si ergesse a 'giudice' per dirimere controversie.

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, comunque, è intervenuto per chiarire la posizione ufficiale del Governo: "Le istituzioni sono solide e forti, il governo ha piena fiducia in Banca d'Italia e in Consob". Ora la palla però passa all'Anac. Nel dettaglio, il ruolo dell'Autorità nazionale anticorruzione sarà definito dal provvedimento con cui saranno fissati i criteri per l'accesso all'arbitrato. L'organismo interno all'Autorità che potrà entrare in gioco è la camera arbitrale. E' presieduta da Ferruccio Auletta, docente di diritto processuale civile all'Università di Napoli; Ugo Draetta, Giovanni Fabio Licata, Alberto Massera, Luca Mezzetti sono gli altri membri del consiglio.

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