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Banche, Volpi (Engineering): "Da fusioni soggetti forti, ma osserviamo con attenzione le Neobank'

21 marzo 2021 | 17.50
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dg Finance dell'azienda italiana: "Per gli operatori virtuali prioritario e sfidante definire nuovi servizi a clienti"

(Fotogramma)
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Oggi per le banche "le fusioni sono determinanti" e portano "alla definizione di politiche aggreganti e alla costituzione di soggetti forti e competitivi a livello internazionale" ma "è da osservare con altrettanta attenzione la nascita delle numerose realtà verticali specializzate, le cosiddette Neobank, per le quali è prioritario e sfidante la definizione di nuovi servizi per i clienti". E' quanto dice Giuseppina Volpi, direttore generale Finance di Engineering, che all'Adnkronos fa il punto a un anno dall'inizio del lockdown, situazione che ha portato a un utilizzo sempre più ampio dei servizi digitali in molti settori, tra cui il bancario, dove si è vista una vera e propria trasformazione del rapporto con il cliente e nel quale sono sempre più attive e importanti le Neobank, le banche virtuali, quelle senza sportelli ma che offrono gli stessi servizi alla clientela degli istituti classici.

"La pandemia - dice infatti Volpi - è stato un enorme acceleratore per diversi trend trasformativi in tutti i settori". Per questo, rimarca, "modelli di business fragili e destinati al declino hanno subito danni forse irreparabili" ma per quelli è stato differente: "Sono maturati molto più rapidamente di quanto si potesse immaginare. Il mondo bancario aveva già da tempo intrapreso un percorso di digitalizzazione - prosegue - che sta producendo un vero ripensamento dei processi core, che tuttavia non può esaurirsi in una gestione 'virtuale' del cliente, grande protagonista dell’anno pandemico, dal momento che si è dimostrato sempre più pronto a una relazione digitale con gli istituti".

Si tratta, quello di oggi, "di un mondo che ha incredibilmente cambiato volto", dice ancora Volpi. E questo ha portato "in quasi tutti i settori, non solo in quello delle banche, a ricercare nuove alleanze e partnership, per tornare a crescere. Ma soprattutto - ribadisce - per rispondere agli stimoli" in questo mondo diverso.

In questo scenario, secondo la dg Finance della società specializzata nella trasformazione digitale sia nel privato che nel pubblico, "le banche potranno giocare un ruolo di grande importanza, agevolando sinergie, accelerando relazioni e facendo da broker tra i propri clienti, di fatto sostenendo e alimentando la creazione di nuovi ecosistemi che stanno emergendo". Come prosegue Volpi, "parlare di città, di finanza, di mobilità, di innovazione, di sostenibilità necessita di input da parte di tutti. Per il ruolo fiduciario storico che hanno sempre avuto, in un momento di grandi cambiamenti come quelli attuali le banche e tutti i soggetti finanziari saranno il primo motore di questo rinnovamento, finanziando nuove iniziative e gestendo, oltre che gli asset fisici, anche quelli digitali".

In un panorama che vede sempre di più il digitale, anche la sicurezza informatica vede davanti a sé nuove sfide, e di questo Volpi ne è consapevole anche se, ricorda, "sono più di 20 anni che le banche si confrontano su temi della cybersecurity".

Secondo la dg, "l'esperienza insegna che solo una strategia a 360 gradi, che monitori costantemente le potenziali minacce, può essere davvero efficace. In un mondo sempre più connesso, in cui il dato assume un valore sempre maggiore, la sua protezione, gestione e utilizzo diventano vitali per potere svolgere il proprio lavoro. La tecnologia corre - continua Volpi - portando opportunità e rischi che affrontiamo e gestiamo ogni giorno".

"Abbiamo investito sul tema della cybersecurity prima che le skill iniziassero a scarseggiare sul mercato. Per quanto concerne il tema della trasparenza e gestione dei dati le banche, in particolare quelle europee, sono sempre state all’avanguardia nell’utilizzo etico delle informazioni. Certo - afferma - la tecnologia corre molto più velocemente dei percorsi normativi e si può avere la sensazione di essere in rincorsa perenne. La gestione e la condivisione del dato come valore trasversale diventerà il grande tema dell’immediato futuro e sicuramente una politica comune europea, che fissi norme e leggi uguali per tutti, sarà fondamentale. Non dimentichiamo i contenuti della Dlt ed il progressivo affermarsi del tema Blockchain", conclude Volpi.

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