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Banda larga: Bassanini, piano Governo giusto, nessuna polemica con Recchi

11 aprile 2015 | 16.04
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Il presidente della Cassa depositi e prestiti: "Non c'è nessuna polemica tra me è il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi. Io sono il presidente di un'istituzione finanziaria che ha una missione pubblica, lui è il presidente di un'azienda privata che persegue la finalità di creare il maggior valore possibile ai suoi azionisti ed è giusto che sia così"

Franco Bassanini, presidente di Cdp
Franco Bassanini, presidente di Cdp

"Non c'è nessuna polemica tra me è il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi. Non ci può essere. Io sono il presidente di un'istituzione finanziaria che ha una missione pubblica. Recchi è il presidente di un'azienda privata che persegue la finalità di creare il maggior valore possibile ai suoi azionisti ed è giusto che sia così. La Cdp non ha alcuna ragione di entrare in polemica con una società privata". Ad affermarlo all'Adnkronos è il presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp), Franco Bassanini, in merito alle incomprensioni che ci sarebbero state tra i vertici di Telecom e il presidente della Cdp su come capitalizzare il veicolo Metroweb nell'ambito del piano del Governo per la banda ultralarga.

Comunque, rileva il presidente della Cdp, "non so da dove escano le battute di Recchi. Se pensa che il piano del Governo sia eccessivamente ambizioso o meno. Noi - sottolinea Bassanini - pensiamo che il piano del Governo sia quello giusto. Non possiamo permetterci tra qualche anno di ritrovarci ancora dove siamo adesso. E con questo non addosso la responsabilità a nessuno. Non possiamo essere alla retroguardia".

"Noi -sottolinea Bassanini- siamo impegnati, con gli strumenti a nostra disposizione tra cui Metroweb, la società da noi partecipata, a realizzare il piano del Governo che mira attraverso incentivi a risolvere un problema strategico per il Paese che è l'arrettratezza complessiva della sua infrastruttura di tlc. E' questo -osserva il presidente della Cdp- è un problema fondamentale per la crescita e la competitività del Paese".

'Piano molto moderno e innovativo, ora siamo in gruppo di coda in Ue'

Per Bassanini è più che giusto che il Governo "si ponga il problema di come farlo. Il futuro del Paese dipende anche da questo". L'esecutivo, rileva, "lo fa con un sistema di incentivi ai privati. Ed è giusto che lo faccia anche in questo modo. Non si può pensare in Italia ad un ammodernamento della rete con i soldi pubblici".

Il Governo, spiega il presidente della Cassa depositi e prestiti, "ha un piano molto importante, molto moderno e molto innovativo. Mira ad incentivare gli investimenti dei privati per avere una rete, un'infrastruttura tlc che ci riporti nel gruppo di testa dei paesi europei. Attualmente siamo nel gruppo di coda".

Per ammodernare un'infrastruttura così importante per l'economia del Paese, rileva Bassanini, "il Governo punta ad una serie di incentivi dal lato della domanda pubblica (digitalizzazione nelle scuole, agenda digitale, digitalizzazione della pubblica amministrazione...), ad incentivi alla domanda privata, con i voucher per le famiglie per facilitare l'accesso alle reti in fibra ottica e ad una serie di incentivi agli investimenti privati alle imprese che realizzano le infrastrutture. Il credito d'imposta è uno di questi incentivi".

'Chi è interessato agli incentivi del Governo li usi'

Insomma, sottolinea, "il Governo ha fatto la sua parte" e "fa benissimo a fare così. Lo fanno molti altri paesi. Non impedisce a nessuno di investire quello che vuole. Noi siamo disposti a concorrere con chiunque ci sta perché è nella missione di un gruppo come la Cdp puntare alla realizzazione del piano del Governo". Quindi, aggiunge Bassanini, "nessuna polemica con Telecom. Se Telecom ritiene di poter dare un contributo va benissimo, se vuole darlo da sola va benissimo. Se lo vuole dare insieme ad altri va benissimo. Se lo vuole dare insieme a noi va benissimo".

Quindi, aggiunge, "chi è interessato agli incentivi del Governo li usi, chi non li vuole usare non lo faccia. Non riesco a capire la polemica. Nessuno ha mai detto che non sia fondamentale che Telecom, faccia qualcosa, secondo le sue proprie scelte.Che dia il proprio contributo. E non può impedire ad altri di dare il suo contributo. Che sia Metroweb, Fastweb o qualsiasi altro".

Per Bassanini, quindi, "se Recchi intende dire che il piano del governo è sbagliato perché il Paese ha bisogno di molto meno fibra ottica è una sua legittima opinione. Io penso che il piano del Governo sia quello giusto".

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