La piena realizzazione delle riforme, sostiene il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell'esame del Def, "è essenziale per accrescere stabilmente il potenziale di crescita dell'economia''. ''Interventi più incisivi consentirebbero di accrescere la spesa per investimenti"
''Anche se i miglioramento devono ancora consolidarsi'' i segnali di ripresa si sono ''intensificati''. L'occupazione si è stabilizzata e, nel corso dell'anno, ''potrebbe tornare a crescere''. Così il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell'esame del Def.
Il tesoretto, pari a 1,6 miliardi nel 2015, sostiene Signorini, dovrebbe essere ''utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica''. Per Bankitalia, inoltre, "la piena realizzazione delle riforme è essenziale per accrescere stabilmente il potenziale di crescita dell'economia'' e occorre ''proseguire con decisione'' sulla strada della ''revisione capillare della spesa corrente''. ''Interventi più incisivi consentirebbero di accrescere la spesa per investimenti''.
Lo scenario descritto dal Def per il biennio 2015-2016, sostiene ancora Signorini, ''è plausibile, anche se non esente da rischi a breve termine''. I miglioramenti della fiducia ''devono consolidarsi, l'incertezza sull'esito delle trattative sul programma di aggiustamento del governo greco resta elevata e può indurre volatilità nelle condizioni finanziarie''.
Gli interventi messi in campo da governo, rileva il vicedirettore generale di Bankitalia, possono fornire ''un contributo positivo di circa un terzo di punto percentuale alla crescita del prodotto nel biennio 2015-2016'', paria a circa 5 miliardi di euro.
Secondo Bankitalia a incidere sul prodotto interno lordo sarebbe un pacchetto di misure, tra cui, la riduzione dell'Irap e l'agevolazione contributiva temporanea per i datori di lavoro del settore privato, che assumono dipendenti con contratto a tempo indeterminato nel 2015.
Inoltre dovrebbero influire gli stimoli derivanti dagli interventi di riduzione del cuneo fiscale a favore di famiglie e imprese: ''il credito d'imposta per i lavoratori dipendenti con redditi molto bassi, divenuto permanente, continuerebbe a ripercuotersi favorevolmente sui consumi delle famiglie''.
