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Barbera: '''La Trattativa', il film più bello della Guzzanti''

24 luglio 2014 | 16.41
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Dalla miniserie Usa 'Olive Kitteridge' con Frances McDormand al docu di Ferrario, Orizzonti e Fuori concorso sono le scommesse della Mostra di Venezia. Martone guida la carica degli italiani

da 'La zuppa del demonio' di Davide Ferrario
da 'La zuppa del demonio' di Davide Ferrario

(Adnkronos/Cinematografo.it) - Non solo Concorso, Venezia 71 punta forte anche su Orizzonti e Fuori Concorso. "Sezione più eterogenea" rispetto alla competizione ufficiale, il Fuori Concorso propone, tra gli altri, il collettivo (Arriaga, Kusturica, Gitai, Nair tra i registi) 'Word with Gods' che, dice il direttore della Mostra Alberto Barbera, "interroga il rapporto tra cinema e religione o, meglio, fedi diverse"; "l'omaggio alle grandi commedie di Lubitsch" firmato da Peter Bogdanovich con 'She's Funny That Way', interpretato da Owen Wilson, Jennifer Aniston e Rhys Ifans.

Ancora: la mini-serie Usa 'Olive Kitteridge' (233') diretta da Lisa Cholodenko e interpretata da Frances McDormand e Bill Murray; la 'commedia horror' di Joe Dante 'Burying the Ex'; 'Tsili' di Amos Gitai; 'The Sound and the Fury', da Faulkner, che prosegue il cammino di James Franco nella letteratura americana; l'animazione -l'unica della Mostra- inglese a passo uno 'The Boxtrolls'; 'The Old Man of Belem'(19') dell'ultracentenario Manoel de Oliveira; il nuovo film di Barry Levinson, 'The Humbling', con Al Pacino (presente anche in Concorso conManglehorn di David Gordon Green); il Director's Cut di 'Nymphomaniac Volume II' di Lars Von Trier; 'In the Basement' di Ulrich Seidl, in cui il regista austriaco si "concentra sulle cantine austriache: pensate che ci ha trovato?".

E poi gli italiani: 'La trattativa', "il film più bello di Sabina Guzzanti, anche formalmente: interamente costruito sulle carte e i verbali della trattativa Stato-mafia, con attori in un teatro di posa a recitarli"; il documentario di Davide Ferrario 'La zuppa del demonio', "composto da filmati di repertorio sul sogno dell'industrializzazione italiana"; il documentario di Gabriele Salvatores 'Italy in a Day - Un giorno da italiani', desunto da 45mila filmati inviati alla Rai e al regista; 'Perez.' di Edoardo De Angelis, con Luca Zingaretti e Marco D'Amore.

Sottolineando di "essere stato proprio io a volere che anche questa sezione fosse competitiva", Barbera ribadisce come "Orizzonti e Concorso abbiano lo stesso valore, la medesima importanza, sebbene siano diversi". Tra i titoli in cartellone, tre gli italiani: 'Senza nessuna pietà' di Michele Alhaique, prodotto e interpretato da Pierfrancesco Favino; 'La vita oscena' di Renato De Maria, tratto dal libro di Aldo Nove, interpretato da Isabella Ferrari, anche produttrice con Riccardo Scamarcio; 'Belluscone, una storia siciliana' di Franco Maresco, che "intreccia Berlusconi, mafia e sicilianità secondo lo stile peculiare al regista".

Particolare evidenza per il maestro iraniano Mohsen Makhmalbaf che in esilio ha diretto, dopo anni di fermo, 'The President', "storia della caduta di un dittatore in un paese immaginario, che riecheggia altri dittatori, quale Saddam Hussein"

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