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Baretta, sofferenze banche alte ma in calo, Ue riveda bail in

03 giugno 2016 | 17.35
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Baretta, sofferenze banche alte ma in calo, Ue riveda bail in

"Nei primi mesi del 2016, le sofferenze nette sono in ulteriore e progressiva diminuzione: a fine febbraio sono pari a 83,1 miliardi di euro, in diminuzione di oltre 500 milioni di euro rispetto a gennaio e in calo di quasi 4 miliardi di euro rispetto a dicembre 2015" . E' quanto osserva il sottosegretario all'Economia Pier Carlo Baretta nel suo intervento al Forum sui non performing loan alla Camera del Commercio italiana per la Germania a Francoforte.

Quanto al tasso di copertura, rileva nella sua analisi, "le statistiche mettono in luce un tasso di copertura dei crediti deteriorati da parte delle banche italiane superiore a quello che si registra in altri Paesi". E sul crollo del valore di titoli bancari nei mercati gli istituti italiani non sono certo da soli. "Dall'inizio dell'anno le quotazioni bancarie dei primi nove istituti di credito italiani sono crollate del 48,6%. Ma - osserva - siamo in buona compagnia se pensiamo che DB ha riportato un meno 57% e Commerzbank attorno al 50; Credit Suisse meno 50,4; Credit Agricole meno 35,6 e i 5 principali Istituti inglesi meno 32,9%. Il che ci propone la necessità di una riflessione critica sulle politiche comunitarie".

Baretta tuttavia non si addentra sulle rigidità delle norme Ue limitandosi a ricordare che sul tema è intervenuto alcuni giorni fa il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Di certo sul fronte interno i problemi delle banche italiane sono stati legate sostanzialmente a due motivi: " e alle condizioni finanziarie delle imprese e delle famiglie italiane, inin alcuni casi, cattive gestioni passate, che hanno permesso una concessione di crediti di dubbia futura esigibilità non pochi casi, in crescente difficoltà".

Le sofferenze bancarie "stanno rappresentando un fattore di criticità tecnico-finanziaria, ma, anche e soprattutto, una fonte di malcontento sociale e di difficoltà economiche che stanno minando la fiducia di molti cittadini ed imprese, soprattutto piccole, verso il sistema creditizio", riconosce il sottosegretario. Ma il governo sta agendo per risposte concrete al problema: dallo schema delle Gacs alla semplificazione per il recupero dei crediti, tra le altre. "Il Governo italiano - sottolinea - sta affrontando questa situazione allo scopo di sciogliere i nodi impostativi che sono emersi e risolvere le situazioni concrete".

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