L'ex vice sindaco di Gioia del Colle, in provincia di Bari, Francesco Paolo Ventaglini, resta in carcere. Così ha deciso il gip del Tribunale del capoluogo pugliese Gianluca Anglana. Ventaglini è stato arrestato lo scorso 5 febbraio, unitamente al primo cittadino in carica, Sergio Povia che, nel frattempo è stato sottoposto ai domiciliari, nell'ambito dell'indagine della Procura di Bari su una presunta tangente da 100mila euro promessa dall'imprenditore Antonio Posa per aggiudicarsi la realizzazione di 247 case popolari nell'ambito del programma di social housing.
Il gip ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare per Ventaglini e anche le istanze presentate dai difensori di Nicola Bartolomeo Laruccia, dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Gioia del Colle, e di Vito Antonio Martielli, commercialista di fiducia dell'imprenditore, che quindi restano ai domiciliari.
Secondo il giudice oltre ai gravi indizi di colpevolezza sussistono le esigenze cautelari per il pericolo di inquinamento delle prove e, nel caso di Ventaglini, anche di reiterazione dei reati. Si erano attenuate invece le esigenze cautelari, ma non gli indizi di colpevolezza, per il primo cittadino che dopo cinque giorni in carcere era tornato a casa. Anche l'imprenditore Posa era stato scarcerato nei giorni scorsi. Quest'ultimo e lo stesso Ventaglini nel corso degli interrogatori di garanzia hanno sostanzialmente scagionato Povia sostenendo che era all'oscuro della tangente.
