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Bassetti: "Alcune zone dovevano essere nere, Veneto soffre"

30 dicembre 2020 | 15.56
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Foto Fotogramma
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"Alcune zone a Natale dovevano essere nere, non rosse". Lo dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria, in collegamento con la trasmissione 'Tagadà' su La7.

"Alcune aree a Natale non dovevano essere rosse, dovevano essere nere con la limitazione completa alla circolazione, mentre per altre il rosso era esagerato", dice Bassetti. "Per esempio -aggiunge- il Veneto soffre e molto e ancora oggi sta soffrendo". Il Veneto, quindi, dovrebbe essere zona rossa anche dopo il 7 gennaio? "Se si guardano i numeri a livello regionale del Veneto non sono così male, ma alcune province vanno molto male. E allora quelle province hanno bisogno di provvedimenti molto localizzati, chirurgici e specifici -risponde Bassetti-. Anche qui il colore delle regioni va bene, ma bisogna avere la forza di intervenire molto drasticamente a livello locale sulla base di quello che succede".

Il sistema a zone, che probabilmente sarà utilizzato anche dopo il 7 gennaio, secondo Bassetti "deve essere molto dinamico. Uno dei problemi è che si riferisce ai numeri di due settimane prima, dovremmo trovare un modo ancora più rapido" basato su "quello che succede pochi giorni prima".

"Se si vede un'inversione di tendenza, si deve subito intervenire senza aspettare le due settimane: questo credo che possa essere lo strumento per la ripartenza dopo il 7 gennaio. Credo fortemente alla localizzazione delle decisioni -conclude-, perché la zona rossa se è appropriata per alcune aree potrebbe non esserlo per altre".

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