Denunciano 8 mila fuoriuscite negli ultimi anni e 3.400 precari nella sanità pubblica
Denunciano 8 mila fuoriuscite negli ultimi anni per il blocco del turnover e ancora 3.400 precari nella sanita' pubblica del Lazio. Carichi di lavoro sempre più pesanti e una programmazione fatta di spot e annunci senza il coinvolgimento dei sindacati. Per questo Cgil, Cisl e Uil questa mattina protestano sotto la sede della Regione Lazio a Roma. Sono oltre 200 i lavoratori della sanità pubblica e privata che con fischietti e bandiere presidiano l'ingresso. Dal palco sono iniziate le testimonianze degli operatori sulle pessime condizioni in cui si trovano a lavorare infermieri e medici.
“Siamo qui a denunciare la mancanza di coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte della Regione che prevedono il riassetto del personale nel settore pubblico - afferma all'Adnkronos Salute Natale Di Cola, segretario Cgil Fp Roma e Lazio - negli ultimi anni ci sono state 8 mila fuoriuscite per il blocco del turnover, 3.400 precari e operatori con carichi di lavoro sempre piu' gravosi. La Regione deve coinvolgere il sindacato e serve quindi un confronto vero che non c'e' mai stato. Nel privato abbiamo situazioni molto gravi, dove la crisi di molti gruppi sta portando a licenziamenti e forme contrattuali che danneggiano i lavoratori".
"Basta ad una sanità fatta di annunci e inaugurazioni che servono a nascondere problemi gravi come le esternalizzazioni sempre piu' frequenti del pubblico - sottolinea Roberto Chierca, segretario generale Cisl Fp Roma e Lazio - Inoltre nella sanità privata e' un periodo di gravissima crisi: Idi, Fatebenefratelli e S.Raffaele, qui i lavoratori aspettano delle risposte dalla Regione".
Secondo Sandro Bernardini, segretario generale Uil Fpl Roma e Lazio "serve un confronto serio con il presidente della Regione non più con la cabina di regia. In questi sette anni - conclude - abbiamo visto presidenti e commissari che hanno preso decisioni diverse senza dare continuità al settore e risposte ai lavoratori".