Roma, 10 apr. (Labitalia) - "Chiediamo al ministro Madia di smentire le allarmanti notizie stampa circa la volontà del governo di non risolvere lo scandaloso problema dei blocchi contrattuali del pubblico impiego, scaduti dal 31 dicembre 2009". Lo afferma Massimo Battaglia, segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.
"Se apprezziamo gli 80 euro di sgravi fiscali per i redditi medio-bassi previsti dal Def - prosegue Battaglia - siamo anche chiari nel dire che i rinnovi contrattuali di milioni di lavoratori sono un dovere inderogabile in capo al datore di lavoro, in questo caso lo Stato. All'obiettivo del risanamento del bilancio i lavoratori pubblici hanno contribuito fin troppo in questi anni, e sono allo stremo a causa della perdita secca dei mancati aumenti stipendiali e dell'abbattimento del potere di acquisto del salario percepito a causa dell'inflazione e dei prelievi tributari di ogni tipo".
"E' assolutamente inaccettabile - avverte - il riferimento nel Def 2014 a previsioni economiche fino al 2020 fatte a 'politiche invariate', quindi senza rinnovi contrattuali. Troppo facile fare il governo con le leggi degli altri. Ci aspettiamo da Renzi e da Madia, se vogliono rappresentare un governo in discontinuità col passato, un totale cambio di passo, e li avvertiamo che non appoggeremo alcuna riforma della pubblica amministrazione se essa non si accompagnerà ai rinnovi dei contratti sia per la parte economica che giuridica e che siamo pronti sin da ora, in mancanza di risposte in tal senso, a una mobilitazione generale del personale insieme a tutte le forze sociali disponibili".
