E' stata prolungata di altri tre mesi la detenzione di Mehdi Nemmouche, il cittadino francese di origine algerina sospettato di essere l'autore dell'attentato al museo ebraico di Bruxelles, in cui sono morte quattro persone. Lo ha stabilito un tribunale belga. Il legale dell'imputato, Sebastien Courtoy, ha dichiarato che Nemmouche si giustificherà in aula durante il processo. "Non vi è nessuna prova diretta - ha aggiunto - della presenza di Nemmouche al museo ebraico il 24 maggio".
Arrestato a Marsiglia sei giorni dopo l'attentato di Bruxelles, il 29enne Nemmouche è stato estradato in Belgio. In precedenza aveva trascorso un periodo in Siria come combattente a fianco degli jihadisti. A quanto si è appreso negli ultimi giorni, un giornalista francese che è stato tenuto prigioniero per vari mesi ad Aleppo, Nicolas Henin del magazine Le Point, lo ha riconosciuto come uno dei suoi carcerieri. Oggi Courtoy ha detto di aver richiesto che anche questa accusa venga affrontata Bruxelles, aggiungedo di aver appreso che la procura federale belga era da mesi in possesso di queste informazioni.
