Bologna, 4 apr. (Adnkronos Salute) - Gli italiani non rinunciano ai cosmetici, e all'estero non si rinuncia ai prodotti made in Italy. Lo dimostrano i numeri, che per il 2013 evidenziano un consumo superiore ai 9.500 milioni di euro (con un calo marginale dell'1,2% rispetto all'anno precedente) e un +11% delle esportazioni. E' il quadro presentato dal Centro Studi di Cosmetica Italia in occasione di Cosmoprof Worldwide di Bologna.
L'aumento delle esportazioni di undici punti percentuali, per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro, sostiene la produzione, 9.300 milioni di euro, in aumento del 2,6%: l'importante crescita dell’export sia in quantità che in valore testimonia la competitività acquisita dalle imprese italiane.
Dalla 'fotografia' si evidenziano le nuove tendenze sui consumi. A conferma della significativa trasformazione in corso nelle abitudini d'acquisto del consumatore, le vendite dirette a domicilio (oltre 450 milioni di euro) e l'erboristeria (valore pari a 409 milioni di euro) esprimono andamenti positivi, registrando rispettivamente un aumento del 4,5% e del 2,8%. Anche la farmacia, dopo un calo negli esercizi precedenti, torna a crescere dello 0,3% superando i 1.750 milioni di euro.
Le tensioni sulla propensione al consumo di ampie fasce di utenti hanno condizionato il calo dei consumi in profumeria (-3,8%) per un valore di oltre 2.100 milioni di euro, e nei canali professionali: se i prodotti professionali per l’estetica registrano un segno negativo del 5,5% (242 milioni di euro), quelli per l’acconciatura calano dell’8,4% (591 milioni di euro). La grande distribuzione, attorno ai 4.300 milioni di euro, registra una sostanziale stabilità (+0,1%) caratterizzata dal sostenuto calo delle vendite nelle grandi superfici (iper e super), bilanciato dalla crescita nelle catene specializzate e nei monomarca.
"Oltre a far conoscere i dati più significativi per canale e prodotto - commenta Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia - le varie iniziative dell’associazione nazionale delle imprese cosmetiche al Cosmoprof confermano, ancora una volta, la crescita diffusa di una settore caratterizzato da livelli di eccellenza produttiva, commerciale e di sviluppo del prodotto. La solidità della filiera esprime capacità e valori imprenditoriali che sono elementi di tenuta competitiva in Italia e nel mondo".
