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Tv: Benigni, show su 'I Dieci Comandamenti' prima che cambino pure questi

13 ottobre 2014 | 16.02
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Il comico parla delle due serate che lo riporteranno su rete ammiraglia della Rai il 15 e il 16 dicembre prossimo, tra Bibbia e attualità. E la conferenza stampa diventa un assaggio dello show, con battute sull'art. 18, la Costituzione, la tragedia dell'alluvione di Genova e l'annuncio di un nuovo film (Fotogallery) .

"In Italia non solo non c'è lavoro, non c'è più nemmeno la parola lavoro, non si usa più, ora si dice 'job'. Stanno cambiando pure la Costituzione e quindi mi devo sbrigare a fare lo show su i 'Dieci Comandamenti' prima che cambino pure questi". Roberto Benigni presenta a Viale Mazzini lo show (Fotogallery) che lo riporterà su Rai1 il 15 e 16 dicembre e che sarà incentrato appunto sui 'Dieci Comandamenti' ("così come li ha scritti l'autore -sottolinea ridendo- non come li ha riscritti in parte la Chiesa") dopo il successo ottenuto con il programma sulla Costituzione. E la conferenza stampa, come sempre accade con il comico toscano, diventa anch'essa uno show punteggiato da battute sull'attualità'.

"I Dieci Comandamenti -dice l'attore e regista che per prepararsi ha consultato moltissimi testi e collaborato con biblisti e teologi- sono uno più bello dell'altro. Hanno segnato la storia di tutto l'Occidente, la morale, l'etica. Sono le parole più famose della Bibbia, che è il libro più famoso del mondo. Quindi sono le parole più famose del mondo. Anche se dai test che ho fatto con i miei amici a volte si fa un po' di confusione: 'Non uccidere la donna d'altri', 'Non rubare durante le feste'", scherza Benigni accolto nella sede Rai dal direttore generale, Luigi Gubitosi, e dal direttore di Rai, Giancarlo Leone.

Benigni ammette che il comandamento che lo ha messo più in difficoltà nella sua vita è "non commettere atti impuri, che però non esiste: il testo originale è 'non commettere adulterio' che implica altre cose". Mentre i due che preferisce sono gli "unici due che non contengono il 'non' e cioè: 'onora il padre e la madre' e 'ricorda di santificare le feste'. Sono così belli e sono quelli che mi porterei in paradiso".

Le battute sull'attualità, dall'articolo 18 all'alluvione di Genova

Benigni è entusiasta di questa nuova avventura: "Ho una gran voglia di cominciare. All'inizio pensavo di fare dieci serate. È un argomento di una bellezza e di una grandezza! Ho capito che non ce l'avrei fatta in una serata sola e quindi d'accordo con la Rai faremo due serate. È troppo grandioso questo argomento: e' la prima volta che si danno delle regole. Pensate se non ce le avessero date, se nessuno di noi obbedisse ai dieci comandamenti: ci sarebbe gente che non va a messa la domenica, che desidera la donna d'altri, che ruba", ride.

Poi tenta una sintesi della storia delle tavole di Mosè e di nuovo torna a fare riferimento all'attualità: "È la storia di un uomo che per liberare un popolo disperato sale sul Colle e chiede informazioni e gli vengono date delle regole nelle quali bisogna credere, sulle quali non ci devono essere discussioni. Meno male che sono solo dieci, perchè se si arrivava al comandamento 18 pensa le discussioni che ci sarebbero state", aggiunge con evidente riferimento al dibattito sull'articolo 18.

Qualcuno gli chiede se aderirebbe ad un'iniziativa di solidarietà per gli alluvionati di Genova: "Certo -risponde- c'è il desiderio di essere lì con gli angeli del fango. Non c'è niente che pulisce di più di quel fango sui vestiti. Di fronte a quello che è successo a Genova si resta increduli, sconcertati, esterrefatti. Lì ci sono almeno tre comandamenti che sono stati deturpati: non dire falsa testimonianza, non rubare e non uccidere. Su questi tre comandamenti si è sputato sopra in questa vicenda".

Dopo questo spettacolo farò un nuovo film ma sto ancora alla scelta del soggetto

Un giornalista chiede se Berlusconi sarà ancora tra i bersagli della sua comicità o se ci sarà solo Renzi: "Di Berlusconi -risponde Benigni- ne abbiamo parlato per 20 anni. Adesso c'è Matteo Renzi, lo ha detto la storia e lo ritroverete anche mio spettacolo. Ci saranno riferimenti ai giorni presenti e al futuro".

A chi gli chiede invece se la scelta dei 'Dieci comandamenti' corrisponda ad una sorta di 'crisi mistica', Benigni risponde: "È il mio senso religioso non è una scelta religiosa. Credo di avere sempre avuto senso religioso nel mio lavoro. Il mio è senso religioso per lo spettacolo. Il misticismo è un'altra cosa. Io rispetto tutte le posizioni, pure gli atei, anche se sono noiosi perchè parlano sempre di Dio", scherza.

Benigni racconta poi che l'idea di questo show "è nata per caso. Durante un'intervista -ricorda- ho scherzato: 'dopo la Costituzione potrei fare solo i Dieci Comandamenti'. E mentre lo dicevo mi sono emozionato e ho capito che lo dovevo fare", conclude Benigni che ha annunciato anche di essere al lavoro su un nuovo film: "Sto preparando il prossimo film ma non sarà a tema religioso. Siamo nella fase del soggetto. È tanto tempo che non faccio cinema e ne ho davvero voglia. La tv e il cinema sono molto distanti. E mi piace entrare ed uscire da questi due mondi".

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