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Berlusconi: "Contro di me una vera e propria lotta armata"

03 luglio 2020 | 20.12
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"Mi sono dovuto difendere in ben 96 processi. Non cerco risarcimenti personali, ma verità e giustizia"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

C'è stata ''una vera e propria lotta armata contro di me e l'Italia liberale, mi sono dovuto difendere in ben 96 processi, ricorrendo a 105 avvocati... La giustizia è stata usata come arma politica''. Lo ha detto Silvio Berlusconi a 'Zapping' su Radio 1.

''Non cerco risarcimenti personali, ma verità e giustizia'' ha sottolineato il Cavaliere parlando delle nuove rivelazioni sul processo Mediaset.

Perché solo adesso è uscita fuori questa 'registrazione ambientale' del giudice Amedeo Franco? ''La sua domanda - ha replicato Berlusconi - mi consente di chiarire una notizia non precisa. Noi non abbiamo assolutamente aspettato sette anni a rendere note le dichiarazioni del giudice Franco. Le ho anzi prodotte subito nella sede giudiziaria competente, la Corte Europea dei diritti dell’uomo, alla quale abbiamo fatto ricorso contro l’assurda sentenza della Cassazione". "Di più - ha spiegato il Cav - ho parlato di quelle dichiarazioni in diverse occasioni, anche pubbliche, ma senza mai, naturalmente, fare nomi. Non ne no parlato per un riguardo personale verso il giudice Franco, per non creargli reazioni spiacevoli nell’ambito giudiziario e l’ho fatto di mia iniziativa, perché lui non mi ha mai, mai chiesto nulla".

"Quando lo avevo incontrato - ha detto l'ex premier - era un uomo dilaniato fra una profonda crisi di coscienza e la preoccupazione delle conseguenze del suo gesto. Sapeva di sfidare poteri molto forti all’interno dell’ordine giudiziario, nel mondo dell’informazione e della politica e proprio per questo ho apprezzato particolarmente il suo comportamento e proprio per questo ho cercato di tutelarlo. Ora che il giudice Franco è scomparso, non c’era più motivo di mantenere la riservatezza. È giusto che gli italiani siano informati di come, ancora una volta, le scelte democratiche degli elettori siano state alterate usando la giustizia come arma di lotta politica".

Berlusconi si è detto inoltre "onorato e grato a chi ha lanciato la proposta di nominarmi senatore a vita, ma voglio chiarire che non cerco risarcimenti personali - ha ribadito - in nome di quella democrazia liberale che noi volevamo diventasse l'Italia grazie alla nostra azione politica''.

Poi il centrodestra. "Non è un unico partito - ha evidenziato - Siamo partiti diversi e distinti ma siamo sempre riusciti a trovare una sintesi per il bene dell'Italia, il Paese che amiamo. Il centrodestra è e sarà ancora nel futuro una forza unita che non si potrà dividere mai''.

Sul voto, "sono i titoli dei giornali che hanno creato degli equivoci a riguardo. Io sono convinto proprio come lo è Salvini e lo sono tutti i nostri alleati che la via maestra siano le elezioni. Come subordinata, perché un governo possa interessarci, non basta certo l’assenza dei Cinque Stelle, anche se ovviamente con loro siamo del tutto incompatibili".

"Ci vorrebbe - ha sottolineato ancora il Cav - un governo in sintonia con la maggioranza degli italiani, dotato dell’autorevolezza sufficiente a gestire la crisi economica più drammatica del dopoguerra, un governo credibile in Europa e nel mondo, in grado di far ripartire il Paese facendo le cose che noi abbiamo indicato tante volte".

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