''Tempi al fulmicotone, mortificazione dei diritti della difesa, mutamento improvviso dei collegi giudicanti, travolgimento di fondamentali principi giuridici e giurisprudenziali: questi i presupposti su cui si è innestata la sentenza di ieri della Cassazione che ha confermato i due anni di interdizione per Silvio Berlusconi". Lo afferma Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera.
"In tale surreale contesto di violazioni a vario titolo, la giustizia pare vada a braccetto con la politica, scambiandosi spesso e volentieri ruolo e funzioni. Che Silvio Berlusconi abbia subito una doppia ingiustizia, giudiziaria e politica, è fuori discussione; ciò che preoccupa è che, nonostante l'evidenza, nessuno si renda conto che quello che è accaduto a lui può davvero accadere a tutti'', conclude l'esponente di Fi.