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Berlusconi vegetariano, il macellaio del Cav: "Torni per un filetto o il ferro va giù"

25 febbraio 2016 | 15.58
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A destra Sergio Motta
A destra Sergio Motta

"Silvio Berlusconi venga al più presto da noi ad acquistare magari un bel filetto altrimenti gli cala il ferro e non potrà più mostrare la grande fibra che vanta". Dopo l'annuncio, tra riprese e smentite, della presunta svolta vegetariana dell'ex premier, Sergio Motta, il macellaio dei vip e dello stesso cavaliere, invita attraverso l'Adnkronos Berlusconi - dopo le indiscrezioni riguardo una presunta svolta vegetariana del Cavaliere - a tornare ad un regime alimentare che comprenda la carne. La 'sua', per la precisione.

Fornitore di casa Berlusconi "da quando stavano costruendo Milano 2", dice Motta, per decenni la sua produzione non è mai mancata nelle residenze del cavaliere. Cosa in particolare? "soprattutto costate, filetto e poi bisteccone, le preferite probabilmente". Probabilmente perchè da lui, racconta Segio Motta, a fare acquisti per casa Berlusconi si presentavano "solitamente il cuoco, il maggiordomo o il figlio del maggiordomo, quindi non so cosa andasse in quale casa". Le bistecche, comunque, erano tutte rigorosamente di bue piemontese di razza Fassona allevato nell'astigiano e macellato in proprio. Sulle tavole dell'ex presidente del Consiglio i tagli di Motta non sono mai mancati. "Soprattutto per le grandi cene. Se poi i commensali sono i giocatori del Milan e sua figlia Barbara, guai se non c'è la carne del Motta, basta guardare i menù firmati dalla stessa Barbara per i rossoneri".

Ma la carne buona piace a tanti. E di clienti vip il macellaio di Inzago, in Brianza, ne conta a decine anche se in cima alla lista ci mette soprattutto due nomi: Carlo Cracco e Gualtiero Marchesi. Ma anche il ristorante 'Al Mercato' di Milano "che da quando compra da noi la carne per i suoi hamburger ha incrementato le vendite del 30% e per noi è un orgoglio". Quanto, infine, alla salute e ai consigli dei medici che da anni invitano quantomeno a diminuire il consumo di carne rossa, Sergio Motta replica pacato: "il mio dottore, all'età di 92 anni, mi disse che la cosa più importante e variare, carne bianca, carne rossa, pesce. Ci vuole di tutto. Basta ricordare che dopo una certa età il fegato e lo stomaco dopo le 15 si stancano di lavorare, quindi è meglio stare leggeri la sera".

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