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F1: Bianchi, talento cristallino con un sogno chiamato Ferrari

18 luglio 2015 | 14.59
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Jules Bianchi (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Jules Bianchi (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Dopo nove mesi di agonia Jules Bianchi si è arreso al suo tragico destino e a 21 anni dalla scomparsa di Senna la F1 piange un altro pilota. Un ragazzo dal talento cristallino e con un sogno chiamato Ferrari. Francese ma con chiare origini italiane, Bianchi nasce a Nizza il 3 agosto del 1989 e dopo aver esordito giovanissimo nei kart comincia a soli 14 anni la sua carriera in formula Renault, dove nel 2004 chiude al secondo posto sia nel campionato francese che in quello europeo, tre anni dopo trionfa nel campionato francese di Formula Renault con 5 pole position, 5 vittorie e 11 podi in 13 gare.

Nel 2008 passa in Formula 3 Euroseries dove chiude terzo con due successi e due pole position, antipasto al titolo conquistato un anno dopo, quando centra 9 Gp, 6 pole position e 12 podi oltre ad entrare nel programma giovani della Ferrari, legandosi con un contratto pluriennale alla casa automobilistica italiana che gli ha anche concesso un giorno di test sul circuito di Jerez nel dicembre dello stesso anno, mettendolo alla guida di una F60.

Nel 2011 guida in Gp2, dove partito come grande favorito, è stato autore di una stagione di alti e bassi al volante della monoposto numero 5 del team Art, mostrando spesso le sue doti velocistiche, culminate con la vittoria nella gara di Silverstone. Chiude terzo nel mondiale collezionando complessivamente una vittoria, una pole e cinque podi. Nel 2012 è indicato come terzo pilota alla Force India, guida in diverse prove libere e a settembre, nei test dei piloti giovani a Magny-Cours, guida anche la Ferrari e ottendo il miglior tempo. Il primo marzo 2013 viene ingaggiato dalla scuderia Marussia in sostituzione di Luiz Razia, i cui sponsor non avevano garantito la copertura prevista alla scuderia.

Il pilota francese debutta in modo positivo, mettendosi in luce nonostante la scarsa competitività della sua vettura. Nel dicembre del 2013 viene scelto dalla Ferrari, insieme a Pedro de la Rosa, come pilota per i test sugli pneumatici previsti per la stagione 2014. Nel Gran Premio di Monaco di quest'anno conquista i suoi primi punti iridati grazie ad un 8º posto (poi retrocesso in nona posizione per una penalità di 5 secondi), i primi punti nella storia della Marussia.

Poco più di un mese dopo ottiene a Silverstone il suo miglior piazzamento in qualifica, con un dodicesimo posto. A causa dell'incidente di Kimi Raikkonen nel primo giro del Gran Premio di Gran Bretagna, dal quale ha riportato lievi conseguenze e complice la contemporanea assenza di Fernando Alonso parteciperà nelle attività della scuderia di Maranello, affiancato dal collaudatore Pedro de la Rosa.

Una carriera in piena rampa di lancio strozzata nel fatale incidente del 5 ottobre nel Gp del Giappone quando è finito contro un mezzo di soccorso con la sua Marussia alla curva 7 del circuito di Suzuka. Il mezzo stava rimuovendo la Sauber del tedesco Adrian Sutil, danneggiata dopo un incidente dal quale il pilota tedesco è uscito illeso.

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