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Biden riconosce genocidio armeni, ira Turchia

24 aprile 2021 | 18.36
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Il presidente Usa fa un gesto senza precedenti nel giorno del 106esimo anniversario dell'inizio dei massacri. La risposta da Ankara: "Grave errore e ferita profonda, non prendiamo lezioni da nessuno"

Foto Afp
Foto Afp

Come anticipato, Joe Biden ha riconosciuto il genocidio degli armeni, un gesto finora mai compiuto da alcun presidente americano. In una nota diffusa dalla Casa Bianca nel giorno del 106mo anniversario dell'inizio dei massacri compiuti dall'impero ottomano, si legge: "Ogni anno, questo giorno, ricordiamo le vite di tutti quelli che sono morti nel genocidio armeno in epoca ottomana e ci impegniamo di nuovo per impedire che tali atrocità accadano di nuovo". "Onoriamo le vittime del Meds Yeghern (Grande Male), in modo che gli orrori di quanto è accaduto non vadano mai persi nella storia", scrive Biden.

"A partire dal 24 aprile 1915 con l'arresto di intellettuali armeni e leader della comunità a Costantinopoli da parte delle autorità ottomane, un milione e mezzo di armeni sono stati deportati, massacrati o hanno marciato fino alla loro morte in campi di sterminio", ha ricordato Biden nel suo messaggio.

Vogliamo ricordare "per rimanere sempre vigilanti contro la corrosiva influenza dell'odio in tutte le sue forme", ha sottolineato oggi Biden. "Dei sopravvissuti, la maggior parte sono stati costretti a trovare nuove case e costruirsi nuove vite in giro per il mondo, compresi gli Stati Uniti. Con forza e resilienza, gli armeni hanno ricostruito la loro comunità. Negli anni, gli immigrati armeni hanno arricchito gli Stati Uniti in ogni modo, ma non hanno mai dimenticato la storia tragica che ha portato tanti dei loro antenati sulle nostre rive. Onoriamo la loro storia. Vediamo questo dolore. Affermiamo la storia. Non lo facciamo per dare la colpa, ma per assicurare che non si ripeta più", ha rimarcato Biden.

"Oggi, mentre piangiamo quello che è stato perduto, volgiamo lo sguardo al futuro, verso il mondo che vogliamo costruire per i nostri figli. Un mondo senza le macchie quotidiane del fanatismo e l'intolleranza, dove sono rispettati i diritti umani e tutte le persone possono vivere in dignità e sicurezza. Rinnoviamo l'impegno condiviso a prevenire future atrocità ovunque nel mondo e a perseguire la riconciliazione fra tutti i popoli", afferma il capo della Casa Bianca.

"Il popolo americano onora tutti gli armeni che perirono nel genocidio iniziato 106 anni fa", ha concluso Biden, ripetendo per la seconda volta la parola "genocidio" che è sempre stata respinta dal governo turco.

TELEFONATA CON ERDOGAN E IRA TURCHIA

Il presidente americano ha telefonato ieri all'omologo turco Recep Tayyp Erdogan esprimendogli il suo interesse a "relazioni costruttive". Secondo i media, Biden ha anche anticipato a Erdogan l'intenzione di riferirsi esplicitamente al "genocidio" degli armeni, che la Turchia ha sempre ufficialmente negato.

La Turchia, però, "respinge e denuncia nei termini più forti" la dichiarazione di Biden sul massacro degli armeni. In una nota, il ministero degli Esteri turco invita il presidente degli Stati Uniti "a correggere questo grave errore, che ostacola la pace e la stabilità nella nostra regione e apre una ferita profonda che mina la nostra amicizia e fiducia reciproca". "La Turchia - prosegue la lunga nota - non prende lezioni da nessuno, compresi gli Stati Uniti".

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