"Sono in pericolo, non mi sento al sicuro in Bielorussia. Tutti i miei amici sono in carcere". Così Svetlana Aleksievic, l'ultimo dei sette membri del comitato direttivo dell'opposizione bielorussa ancora in libertà, che ha lasciato il Paese per venire in Italia. Oggi è a Taormina dove domani ritirerà il Premio Taobuk.
"Purtroppo vengo da un Paese in cui giornalmente vengono arrestate delle persone che vengono maltrattate, quindi nessuno si sente libero" denuncia la giornalista e scrittrice bielorussa, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 2015.
"Io sono stata interrogata e ho rischiato di finire in carcere - racconta Aleksievic - però per fortuna sono stata salvata da un gruppo di amici diplomatici che sono stati a casa con me e mi hanno salvata".
La scrittrice sottolinea che "le sanzioni Ue sulla Bielorussia sono troppo deboli perché non colpiscono tutta la famiglia di Lukashenko ma solo l'uomo. Ed è raro che vada all'estero da solo. Se invece colpissero tutta la famiglia avrebbero un effetto più forte".