In posa al fianco del presidente degli Stati Uniti Barack Obama e della moglie Michelle, o seduto tra i banchi delle delegazioni accanto ai leader mondiali. Ha sorpreso un po' tutti la presenza del figlio 11enne del presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko all'Assemblea generale dell'Onu a New York. Ma per Nikolay, detto Kolya, non si tratta del 'primo giorno di lavoro'.
Il ragazzino, infatti, spesso accompagna il padre nelle sue visite ufficiali, come quella effettuata recentemente in Cina per le commemorazioni del 70esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. In quell'occasione Kolya è stato immortalato mentre guardava l'enorme parata militare di Pechino al fianco del presidente russo Vladimir Putin e in una foto ufficiale con i leader, tra cui il presidente cinese Xi Jinping.
Pur essendo nato da una relazione extraconiugale che Lukashenko ha avuto con la sua dottoressa personale, in molti sostengono che il presidente bielorusso lascerà le redini del Paese al più giovane dei suoi figli. Tuttavia nel 2012, parlando alla Bbc, l’ultimo dittatore d’Europa (come lo definì Condoleezza Rice) ha negato queste voci, spiegando che il ragazzo è così attaccato a lui che quando è assente non riesce a dormire.
Tra gli altri viaggi recenti, Kolya nell'ottobre dello scorso anno è andato con suo padre negli Emirati Arabi Uniti, dove hanno visitato la Grande Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi. Si tratta di viaggi straordinari per un 11enne, ma alcuni critici hanno cominciato a mettere in discussione l'impatto di tutte queste 'missioni' sulla sua educazione. A settembre, riferiscono i media bielorussi, avrebbe già perso una settimana di scuola, la stessa quantità di assenze fatte durante i mesi scolastici del 2014.
