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Bienno, sindaco Maugeri: ''Non solo mulini e fucine, borgo è museo a cielo aperto''

09 novembre 2016 | 15.54
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Bienno, sindaco Maugeri: ''Non solo mulini e fucine, borgo è museo a cielo aperto''

''Un mulino del 1400 con la mugnaia che macina grano e mais. Fabbri al lavoro che forgiano badili. Puntiamo ad un percorso museale vivo. A Bienno, secondo un detto, il tempo sembra essersi fermato. Ma non si tratta di rappresentazioni ad uso di turisti ma di vita vera, fatta con strumenti di una volta ancora perfettamente funzionanti''. Non nasconde l'orgoglio il sindaco Massimo Maugeri, appena riconfermato con una lista civica alla guida di Bienno (''fortunatamente qui i partiti non contano niente''), paese nella valle Camonica, a una settantina di chilometri da Brescia e dal 2008 nella lista dei borghi più belli d'Italia. ''La Fucina e il Mulino vengono azionati dalla forza dell'acqua del 'Vaso Rè', un canale artificiale che attraversa il paese e che nell'epoca d'oro dava forza motrice a 40 fucine e 2 mulini''.

Grazie ai mulini, introdotti dai Benedettini verso il X secolo, che riuscivano a sfruttare la corrente del torrente Grigna, poi convogliato nel canale artificiale 'Vaso Ré', Bienno già intorno all'anno 1000 è un centro famoso per la lavorazione e il commercio dei manufatti di ferro. Ma è nel 1400 che il borgo raggiunge il massimo splendore. Per trecento anni il paese vive sotto la dominazione di Venezia che sfruttò l'arte dei fabbri per produrre armi e utensili vari. Con la seconda rivoluzione industriale, però, arrivò il colpo di grazia. La concorrenza con l'industria diventa difficile da reggere e pian piano la maggior parte delle fucine è costretta a chiudere i battenti.

Bienno oggi è un borgo di circa 3500 anime, ''più precisamente circa 3900 abitanti visto che da aprile il paese di Prestine è diventato una nostra frazione'' precisa il sindaco, che ogni anno attrae 250mila visitatori. ''Il nostro centro storico è molto bello, tutti quelli che lo visitano ne rimangono affascinati. E' un centro storico vivo, visto che ci abitano circa 1000 dei nostri 3500 abitanti, è ben tenuto e girando per i vicoli si possono incontrare anche molti giovani. I ragazzi sono circa un terzo della nostra popolazione''.

Accanto alle bellezze medievali, altro piatto forte del borgo è la 'Mostra mercato di arte e artigianato', un appuntamento che si rinnova ogni anno, verso fine agosto, capace di attrarre nei suoi nove giorni circa 200mila visitatori. ''L'idea è stata quella di trasformare gli androni, le cantini e i vicoli del paese in un palcoscenico di attività artigianali: dal fabbro al falegname. Nel 1990 è partita la prima edizione, con pochi espositori in una stanza. Piano piano gli spazi sono aumentati fino ad arrivare agli attuali numeri: circa 200 espositori, scelti tra circa 800 richiedenti provenienti non solo da tutta Italia ma anche dall'estero. Non solo artigiani, quattro anni fa, sotto la mia amministrazione, il Comune ha deciso di aprire un nuovo progetto: 'Bienno borgo degli artisti'. Facciamo un concorso, dove mettiamo a disposizione una bottega e una residenza. In cambio l'artista fa vivere la bottega e alla fine lascia un'opera che viene collocata nel centro storico. Installazioni e sculture che trasformano il centro del paese in un museo a cielo aperto. Nel 2017 arriveremo alla 27esima edizione, che si terrà dal 19 al 27 agosto''.

Non solo fabbri, artigiani e artisti. Bienno attrae anche un turismo religioso grazie alla statua del 'Cristo Re' e alla festa per santa Geltrude Comensoli, nativa di Bienno e canonizzata nel 2009 da Papa Benedetto XVI. ''Siamo un po' la Rio italiana - racconta ancora Maugeri - grazie a questa maestosa statua di 20 metri, patinata in oro zecchino, posta sul colle della Maddalena vicino al paese. Il 18 novembre, poi, si tiene la festa del 'Cristo Re': dal paese una fiaccolata sale sul colle, poi davanti alla statua si tengono fuochi d'artificio a tempo di musica''.

Il 18 febbraio, invece, si tiene la suggestiva festa per santa Geltrude: ''Tutte le luci pubbliche del centro storico vengono spente e ai lati delle stradine vengono posizionati ben 4000 lumini. Un corteo sfila per le vie del centro storico e dalle finestre dei palazzi alcuni attori narrano episodi della vita della Santa''.

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