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Bimba investita all'asilo, imputata: ''Nel parcheggio non c'era nessuno''

12 settembre 2022 | 18.30
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"Una volta fermata la macchina ho visto che nei pressi del cancello c'era un fagotto rosa in terra. Mi sono avvicinata e ho riconosciuto Lavinia. In un primo momento ho capito che l'avevo investita, anche se poi ho avuto dei dubbi. Non si muoveva. Nel parcheggio non c'era nessuno''. Lo ha detto oggi in udienza Chiara Colonnelli, imputata per lesioni colpose gravissime nel processo di primo grado davanti al Tribunale di Velletri per il caso della piccola Lavinia Montebove, la bimba investita da un'auto nel parcheggio dell'asilo 'La Fattoria di mamma cocca' a Velletri il 7 agosto del 2018, quando aveva appena 16 mesi. Chiara Colonnelli era alla guida della bmw che ha investito Lavinia, che oggi ha 5 anni e da allora si trova in stato vegetativo.

''Ho urlato chiamando la maestra Rocca all'interno dell'asilo - ha continuato - Non abbiamo chiamato il 112, la maestra ha preso Lavinia in braccio, è salita accanto a me in auto e siamo andate di corsa in ospedale. Durante il tragitto non facevo altro che chiedere a Francesca se Lavinia respirava, avevo paura che morisse. In quel momento era mia figlia". Oggi doveva essere sentita anche l'altra imputata nel processo, che è accusata di abbandono di minore, la maestra Francesca Rocca che invece non si è presentata. L'avvocato della donna ha spiegato che Francesca Rocca era al pronto soccorso per un malore.

A margine dell'udienza è intervenuta la mamma di Lavinia, Lara Liotta: "Il malore della maestra? Me lo aspettavo in cuor mio tanto quanto sapevo che l’investitrice avrebbe parlato, raccontando ciò che aveva da dire sul quel maledetto giorno. Il vero malessere resterà sempre e soltanto quello di mia figlia". La prossima udienza del processo si terrà il 26 settembre e in aula dovrebbe esserci proprio la maestra Rocca.

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