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Ragusa: bimbo ucciso, notte di interrogatori in Questura

02 dicembre 2014 | 08.50
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Veronica Stival ascoltata dagli inquirenti per chiarire alcuni aspetti del suo racconto. Il piccolo Loris non compare mai nelle registrazioni delle telecamere. La procura su Fidone: "L'iscrizione è un atto dovuto"

Andrea Loris Stival (Foto Infophoto)
Andrea Loris Stival (Foto Infophoto)

E' stata convocata in questura Veronica Stival, la mamma del piccolo Loris trovato morto tre giorni fa nella campagna di Ragusa, ascoltata come persona informata sui fatti. Gli inquirenti starebbero inoltre cercando di chiarire alcuni aspetti del racconto fatto dalla donna, che dopo il ritrovamento del corpo senza vita del figlio ha dichiarato di averlo lasciato vicino alla scuola.

Il bambino non compare in nessuna delle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina visionate sinora dagli investigatori. Dalle immagini, invece, si vede l'auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. Intanto, in base, a quanto accertato dai sopralluoghi sul posto e dal lavoro svolto dal medico legale Giuseppe Iuvara, incaricato dalla Procura di Ragusa di eseguire l'autopsia, Loris sarebbe morto tra le 10 e le 10.30 di quattro giorni fa. Il bambino di 8 anni sarebbe stato strangolato con le mani attorno al collo e subito dopo gettato nel canalone di contrada Mulino Vecchio dove il corpo è stato recuperato alle 17 dello stesso sabato scorso.

Il primo indagato nell'inchiesta sull'uccisione del piccolo Loris Stival è Orazio Fidone, il cacciatore che tre giorni fa ha scoperto il corpo del bimbo di 8 anni. L'atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: gli accertamenti su due vetture e i vestiti dell'uomo. Fidone è stato denunciato per detenzione di esplosivo che sarebbe risalente alla Seconda guerra mondiale. Nella sua abitazione, le forze dell'ordine hanno anche sequestrato migliaia di munizioni da caccia e da guerra, detenute illegalmente.

L'atto è arrivato dopo una notte di interrogatori negli uffici della Questura di Ragusa dove gli inquirenti hanno ascoltato anche un diciottenne, vicino di casa della piccola vittima.

Intanto, davanti alla scuola frequentata da Loris, è stato trovato un paio di slip blu per bambini con la scritta 'cool skater boy' con disegnato un cucciolo di lupo. A notare a terra l'indumento, una animatrice che lavora in un campo scuola privato. La donna ha subito avvisato polizia e carabinieri e sarebbe poco probabile che lo slip fosse lì già ieri perché la zona è frequentatissima. "Per noi è fondamentale cristallizzare ogni istante prima dell'omicidio. Chiediamo aiuto alla popolazione. In questo momento è fondamentale, ribadisco, avere a disposizione tutte le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, che siano di abitazioni o di aziende pubbliche o private". Questo l'appello che il capo della Squadra mobile della Questura di Ragusa, Nico Ciavola, rivolge agli abitanti di Santa Croce Camerina. Poco prima il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, si era 'lamentato' della mancata collaborazione: "Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione".

Ieri sera inoltre sono arrivati da Roma uomini dello Sco (Servizio Centrale Operativo), una vera e propria 'task force' di circa 10 investigatori. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate, si tratta della stessa squadra che fu inviata a Brindisi per l'attentato alla scuola Morvillo-Falcone, nel quale perse la vita Melissa Bassi. Il team altamente specializzato ha indagato anche sul caso di Yara Gambirasio e fu messa in campo anche per far luce sulla vicenda del piccolo Tommy Onofri, il bambino rapito e ucciso a Casalbaroncolo, in provincia di Parma, il 2 marzo 2006. "Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione", ha sottolineato il procuratore Petralia, parlando della 'mancata' collaborazione dei cittadini di Santa Croce Camerina, nel ragusano. E la Questura di Ragusa "chiede un contributo investigativo alla cittadinanza così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa".

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