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Blackout a Caracas

27 marzo 2019 | 16.47
LETTURA: 3 minuti

Di nuovo senza elettricità diversi stati del Venezuela. Moglie di Guaidò ricevuta alla casa Bianca

(Afp)
(Afp)

Ancora blackout in Venezuela. Come riferisce l'edizione online del quotidiano El Universal, diversi stati del Paese sono costretti ancora a fare a meno dell'energia elettrica. Il blackout coinvolge anche Caracas: tutta la capitale, all'alba di oggi, era al buio. L'energia elettrica è tornata in alcune zone della città solo a partire dalle 8 locali.

ROSALES ALLA CASA BIANCA - Intanto alla Casa Bianca è stata ricevuta Fabiana Rosales, moglie del presidente ad interim venezuelano Juan Guaidò. Il vicepresidente americano Mike Pence ha accolto "la first lady del Venezuela". "E' straordinario vedere cosa hanno fatto Juan Guaidò, unico presidente legittimo, e sua moglie", ha aggiunto Pence. "La Russia se ne deve andare" dal Venezuela, ha detto Donald Trump che alla Casa Bianca ha ricevuto Fabiana Rosales. "Siamo con voi al 100%", ha affermato il presidente degli Stati Uniti. "Il Venezuela era ed è tuttora un Paese con un enorme potenziale. Ma la gente ora muore di fame e viene uccisa", ha aggiunto Trump, seduto nello Studio Ovale accanto alla moglie di Guaidò. "Riceviamo rapporti terribili. Il potenziale del Paese, se ci fosse la democrazia, sarebbe incredibile. Ora è uno dei Paesi più poveri del mondo: non c'è acqua, non c'è energia elettrica", ha proseguito Trump. "Siamo in stretto contatto con suo marito - ha detto rivolgendosi a Rosales - Molte cose stanno succedendo". E ai cronisti che lo sollecitavano sull'ipotesi di un intervento militare in Venezuela il presidente ha ripetuto più volte: "Tutte le opzioni sono aperte, tutte le opzioni sono aperte".

MOGLIE GUAIDÒ: "IERI ATTENTATO CONTRO MIO MARITO" - "Ho paura per la vita di mio marito. Ieri è stato compiuto un attentato contro di lui" le parole di Fabiana Rosales durante l'incontro con Trump. Rosales non ha fornito ulteriori dettagli relativi all'attacco. "Il suo capo di gabinetto, Roberto Marrero, è stato sequestrato nel modo più violento e vile, con un attacco diretto al presidente Juan Guaidò. Roberto non è solo il capo di gabinetto, è un amico personale", ha aggiunto Rosales. "Inoltre, ieri hanno arrestato il cugino della madre di Juan e suo fratello Gustavo è stato accusato. Stanno cercando di destabilizzarlo in tutti i modi, ma non sanno che questo ci dà la spinta per andare avanti. Non ci fermeremo, siamo qui per salvare vite e per ridare la libertà al nostro Paese", ha detto ancora, evidenziando che "gli Stati Uniti e la comunità internazionale sono con il Venezuela. Stiamo vedendo un'onda di attacchi contro il presidente, ma non ci fermiamo. Lottiamo tra la vita e la morte, sappiamo che la vita alla fine trionferà".

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