I provvedimenti nei confronti di esponenti dei clan Nuvoletta e Polverino. Tenevano bazooka, Kalashnikov, fucili e bombe a mano nascosti all’interno di fusti sotterrati. L'accusa è di porto abusivo di armi comuni e da guerra e detenzione di stupefacenti, aggravati dall’ingente quantitativo e da finalità mafiose. Boss casalesi assolti per le minacce a Saviano
Bazooka, Kalashnikov, fucili e bombe a mano, nonché un grosso quantitativo di hashish nascosti all’interno di fusti sotterrati a Montesacro di Marano di Napoli.
Un’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e della Tenenza di Marano, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di sei esponenti dei clan Nuvoletta e Polverino, attivi soprattuto nell’area di Marano di Napoli, Quarto e Calvizzano.
Poco prima del blitz, i fermati stavano partecipando a un summit di camorra.
L'accusa nei loro confronti è di detenzione e porto abusivo di armi comuni e da guerra e di detenzione di stupefacenti, aggravati dall’ingente quantitativo e da finalità mafiose. L’arsenale di armi è stato rinvenuto dai carabinieri il 16 maggio 2013.