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Bloccata a Chamonix la Carovana dei migranti, cinque fermati e poi rilasciati

22 giugno 2014 | 15.04
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Aboubakar Soumahoro, tra gli organizzatori dell’iniziativa: “Abbiamo trovato una situazione vergognosa, un vero e proprio schieramento di agenti: ci stavano aspettando”. La Carovana è poi ripartita e i rifugiati fermati sono stati rispediti in Italia

(foto Xinhua)
(foto Xinhua)

Bloccata la Carovana europea dei migranti e dei rifugiati partita sabato da Torino e diretta a Bruxelles. A raccontarlo all’Adnkronos è Aboubakar Soumahoro, tra gli organizzatori dell’iniziativa, che ha denunciato lo stato di fermo a Chamonix per cinque persone.

Un primo stop per la Carovana - iniziativa promossa dal Movimento Migranti e Rifugiati, dall’Usb insieme alla Coalizione internazionale dei Sans-Papiers e Migranti Europa - c’è stato a San Bernando, al confine con la Svizzera. Poi la carovana è ripartita prima di imbattersi in un secondo blocco, alle 5 di stamattina, all’uscita dal tunnel del Monte Bianco. “Abbiamo trovato una situazione vergognosa - racconta Soumahoro - un vero e proprio schieramento di agenti: ci stavano aspettando”.

Dopo lo stop a Chamonix la Carovana europea è ripartita. I cinque rifugiati fermati dalla polizia sono stati rilasciati e rispediti in Italia. “C’è stato un processo per direttissima - spiega Soumahoro - terminato con una procedura di riammissione in Italia senza alcuna condanna. Sono regolari”.

“Avevano permessi di soggiorno in via di rinnovo, con regolare ricevuta ad accertare la procedura regolare - spiega Soumahoro - ma ci hanno detto che non andava bene e li hanno fermati”. Da lì è partita la protesta spontanea dei migranti in viaggio per l’iniziativa. “Abbiamo detto che non saremmo ripartiti - racconta - fino al rilascio dei nostri compagni”. Così è stato. Soumahoro polemizza sugli ostacoli incontrati. “Ci stavano aspettando - ribadisce - ce lo hanno ripetuto sia in Svizzera che in Francia. C’è stato un dispiegamento di forze di polizia incredibile”.

“Cos’è questo controllo selettivo? - chiede Soumahoro - hanno tentato di fermare il viaggio dei sopravvissuti di Lampedusa, ma si sbagliano. Ora ripartiamo”. Oltretutto l’iniziativa “è partita proprio dall’Italia, da una nostra idea. Del resto Lampedusa si trova in Italia, il seme della Carovana non poteva che germogliare qui. I Capi di Stato si incontreranno a Bruxelles il 27 e il 28 giugno: noi ci saremo”.

A Bruxelles sono già giunte le carovane partite da Germania, Grecia, Spagna, Francia, Olanda e Paesi Bassi.

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