La Boeing ha identificato il "collegamento" alla base degli incidenti dei voli Lion Air Flight 610 e Ethiopian Airlines 302 e "sa come fare" per porre rimedio al malfunzionamento, "facendo progressi sull'aggiornamento del software" del suo 737 Max. Lo sottolinea in una nota l'ad del gruppo Dennis Muilenburg, che rivela di avere personalmente messo alla prova il nuovo software in un volo dimostrativo.
Tuttavia, in attesa della nuova certificazione per il velivolo, necessaria per ottenere dalle diverse autorità il permesso per il 737 Max di tornare operativo, Boeing ha annunciato una riduzione del 20% della produzione del velivolo incriminato passando "temporaneamente" da 52 a 42 aerei al mese a partire da metà aprile. Ma, precisa Muilenburg, senza impatti sui livelli di occupazione.
L'ad annuncia anche la creazione di "un comitato per rivedere le politiche e i processi aziendali per la progettazione e lo sviluppo dei nostri aeroplani" che sarà composto da 4 membri e avrà alla sua testa l'ex vicepresidente, Edmund P. Giambastiani, un ammiraglio già capo di Stato maggiore.