I dati diffusi dall'Istat "sono preoccupanti soprattutto perché mettono in luce l'aumento del numero di individui e di famiglie che sono in condizioni di povertà". E quanto ha affermato il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a margine di un convegno sul lavoro organizzato da Confagricoltura.
I dati dell'Istat "credo che si basino sui consumi e non sui redditi che sono il modo migliore per misurare la povertà in Italia -ha continuato Boeri - credo sia davvero importante, alla luce della lunga crisi, che l'Italia si doti di strumenti di contrasto che esistono in altri paesi europei. Purtroppo - ha spiegato il presidente dell'Inps - Le iniziative prese al riguardo sono ancora parziali, limitate" ha rimarcato.
"C'e' un disegno di legge delega sulla povertà che è al vaglio della Camera e poi dovrà passare in Senato però nel suo passaggio parlamentare ha visto progressivamente perdere pezzi importanti, che sono i modi per finanziare questo strumento, perché è molto facile dire bisogna introdurre in Italia un sistema di contrasto alla povertà, chi lo dice deve dire anche come viene finanziato", ha spiegato Boeri. Quel ddl "conteneva la possibilità di finanziarlo razionalizzando una serie di prestazioni assistenziali che oggi vanno a beneficio di persone non indigenti o comunque in una scala di redditi relativamente vantaggiosa. Quel ddl delega - ha concluso - dava strumenti al governo per razionalizzare, purtroppo le cose fatte in Parlamento ne hanno ridotto di molto l'incisività".
