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Welfare: Boeri, 'VisitInps scholars' per valutare politiche e migliorarle

25 maggio 2015 | 14.48
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Oltre al capitale umano e al capitale di informazione straordinario di cui l'Inps dispone, serve il connubio con persone che stiano al di fuori dell'Inps e che abbiano studiato a fondo le metodologie, per utilizzare al meglio le banche dati disponibili e compiere anche inferenze di natura causale

Tito Boeri presidente Inps
Tito Boeri presidente Inps

"Dare una valutazione sulle politiche economiche adottate, migliorarle, diminuendo così eventuali sprechi e raggiungere le persone più bisognose". Con queste parole il presidente dell'Inps, Tito Boeri, oggi ha presentato gli obiettivi del programma 'VisitInps scholars', con cui l'istituto intende mettere a disposizione le sue basi statistiche, a chi voglia lavorare a progetti di studio di politica previdenziale ed economica, a grande rilevanza sociale, non solo accademica.

"L'Inps ha delle banche dati -ha spiegato- molto ricche, che coprono diversi aspetti che sono, appunto, fondamentali per valutare la politica economica in Italia".

"Per fare questo, però, oltre al capitale umano -ha ammesso Boeri- e al capitale di informazione straordinario di cui l'Inps dispone, serve il connubio con persone che stiano al di fuori dell'Inps e che abbiano studiato a fondo le metodologie, per utilizzare al meglio le banche dati disponibili e compiere anche inferenze di natura causale".

"Ecco, dunque, l'importanza di 'Visitinps scholars', un progetto strategico per l'Inps -ha fatto notare- perché tutti i grandi istituti, gli enti di sicurezza sociale hanno al loro interno dei centri studi e servizi di analisi che mettono a frutto nell'esercizio delle loro funzioni. Queste attività di studio e analisi servono per migliorare l'attività degli istituti stessi, per sapere, ad esempio, se ci sono sprechi o effetti perversi delle politiche adottate".

"In Europa -ha ricordato il presidente Boeri- l'Inps è il più grande ente di sicurezza sociale, eppure di fatto questo servizio di analisi, di studio e approfondimento dei dati e di valutazione della politica economica non lo sta fornendo. Ha banche dati molto ricche che coprono vari aspetti che sono fondamentali per valutare la politica economica in Italia, dagli archivi dei lavoratori dipendenti a quello dei lavoratori autonomi, gli iscritti alla Gestione separata, il casellario dei pensionati sono solo alcuni esempi".

"Ebbene, noi vogliamo imparare a usare nel migliore modo possibile -ha detto- questi dati per fornire valutazioni nel tempo giusto in cui poi le scelte devono essere prese. Spesso, invece, le valutazioni della politica economica intervengono con notevole ritardo sui processi decisionali. Vogliamo essere più rapidi per dare davvero un contributo al miglioramento".

"'VisitInps' chiamerà, quindi, all'Inps a lavorare -ha continuato Tito Boeri- un numero ristretto di ricercatori. Puntiamo ad averne tra i 10 e i 15 che saranno impegnati per una durata minima di 3 mesi, interagiranno con la struttura e con le persone dell'Inps e avranno la possibilità di accedere alle banche dati, rese anonime, e avranno anche il supporto logistico".

"Queste persone verranno scelte -chiarisce- in base ai progetti presentati sia dall'Inps sia dai ricercatori stessi. Entro il mese di giugno presenteremo un bando, definiremo una commissione che poi valuterà le domande pervenute. Chi non verrà prescelto potrà comunque avere accesso alle informazioni e dati Inps, chiaramente con modalità diverse".

"Noi avremo -elenca il presidente dell'Inps- una modalità di diffusione dei dati basata su tre livelli: quella del sito Inps che già oggi pubblica una serie di statistiche con il sistema degli osservatori; una legata alla presentazione di progetti da parte di ricercatori accreditati e daremo la possibilità di accedere a file, sempre però nel rispetto della privacy; quella formata da persone che staranno presso l'Istituto ma senza poter scaricare i dati".

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