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Danza: Bolle e Semionova ritornano alla Scala con 'Cinderella'

04 gennaio 2016 | 18.54
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Bolle e Semionova protagonisti alla Scala di 'Cinderella' (foto di Marco Bresci e Rudi Amisano)
Bolle e Semionova protagonisti alla Scala di 'Cinderella' (foto di Marco Bresci e Rudi Amisano)

Polina Semionova e Roberto Bolle tornano al Teatro alla Scala di Milano il 12, 14 e 15 gennaio con Cinderella, nuova creazione tratta dalla 'Cenerentola' di Prokof’ev, firmata da Mauro Bigonzetti.

L’ultima volta della 'Cenerentola' alla alla Scala risale al 2006. Dopo dieci anni, la celeberrima favola di Perrault entrerà nel repertorio scaligero. La ricchezza melodica e descrittiva della straordinaria musica di Prokof’ev, l’universo fantastico e fiabesco, la trama articolata di episodi e dinamiche, tra i protagonisti, hanno stimolato l’estetica e la musicalità di Mauro Bigonzetti e la sua personale visione stilistica per una creazione cucita addosso ai ballerini scaligeri, che segue la traccia narrativa del racconto e si immerge nella varietà musicale delle innumerevoli danze e i leitmotive che affiorano dalla partitura.

Sul podio, a conferma dell’attenzione e della cura per la direzione d’orchestra anche sui titoli di balletto, uno specialista del repertorio russo, Michail Jurowski. Con 'Cenerentola' si confermano le linee guida e strategiche della stagione ballettistica della Scala di Milano. Etoiles, ospiti internazionali, grandi coreografi di oggi e di sempre, bacchette di pregio, partiture importanti, nuovi allestimenti di grandi titoli, per rinnovare il repertorio scaligero e arricchirlo nel rispetto della storia del balletto e della crescita della compagnia, con lavori creati su misura.

Mauro Bigonzetti è alla sua quinta produzione per la Scala. Il primo lavoro, nel 1993, è stato 'Foreaction', con musica di Giuseppe Calì, due anni dopo ha curato la coreografia per 'Le streghe di Venezia' di Beni Montresor. Tra le sue altre produzioni 'Omaggio a Nino Rota', nato come passo a due poi sviluppato con il Corpo di Ballo nel 2002, e la riedizione di 'Mediterranea' (2008).

Non è nuovo al confronto con titoli del repertorio, la grande coreografo e regista Mauro Bigonzetti, stella acclamata del panorama internazionale, ma 'Cinderella' è una tappa speciale. Una nuova creazione appositamente pensata per il Balletto della Scala, legata alla storia, al repertorio, alla sua grande tradizione. Un lavoro coreografico, quindi, poiché legato alla storia della danza del Novecento e alla preparazione della compagnia scaligera.

Bigonzetti è partito, proprio dalla musica, come fonte di ispirazione. Da una orchestrazione che ha sentito talmente espressiva, densa di sfumature, timbri, colori, atmosfere e chiaroscuri da diventare orchestrazione coreografica, e da rispettare in tutte le tematiche volute dal compositore.

Prokof’ev scrisse infatti di aver voluto un balletto il più possibile danzabile, di averlo composto nella tradizione del balletto classico con variazioni, pas de deux, adagio, gavotta, mazurka e di aver voluto, assieme al compositore e al coreografo, che i caratteri fossero simili a persone reali, con sentimenti ed emozioni reali.

L’ambiente è sospeso, quasi da sogno, non ci sarà non una scenografia materica ma virtuale, in 3d, in prospettiva teatrale. Le proiezioni creano le atmosfere e gli ambienti della storia, con prospettive e profondità di campo. E in un mix fra tradizione e tecnologia, nei costumi di Maurizio Millenotti ci saranno rimandi al Settecento e all’Ottocento, ma con interpolazioni di grande effetto.

Il massimo della tradizione costumistica e materiali più nuovi, che stravolgono il risultato ma mantengono una grande componente di magia. E in questa atmosfera non è detto che tutti gli elementi simbolici restino visivamente come tradizione vuole. Quello che è certo è che si manterrà inalterato il loro valore simbolico e drammaturgico all’interno della storia.

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