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Bologna, nuovo blitz degli studenti contro Panebianco: lezione interrotta

23 febbraio 2016 | 12.40
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Angelo Panebianco (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Angelo Panebianco (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

A 24 ore dal blitz di ieri, ancora un'irruzione all'Università di Bologna contro il docente e politologo Angelo Panebianco. Questa mattina alcuni giovani hanno nuovamente interrotto la lezione del professore sulle 'Teorie della pace e della guerra', alla facoltà di Scienze Politiche. Il docente ha chiesto, invano, ai contestatori di allontanarsi, quindi ha chiamato l'addetto alla sicurezza, ma non c'erano le condizioni per proseguire la lezione, che è stata temporaneamente sospesa.

"Basta con i complici della guerra, basta con i razzisti - si legge in una nota dell'assemblea degli studenti di Scienze Politiche - chi tace è complice, ed è complice anche chi non fa tacere i teorici dei massacri". "Questa lezione non la vogliamo ed è stata interrotta, Panebianco ha dovuto lasciare l’aula perché la guerra se ne deve andare dalle nostre aule e dalle nostre vite" prosegue il gruppo di studenti che rivendica di avere "respinto la lezione bellica di Panebianco".

Secondo gli studenti, "quando parla Panebianco non esprime un'opinione: con i suoi editoriali su 'Il Corriere della Sera' dà indicazioni ai politici su cosa fare, con le sue lezioni all’università si arroga il diritto di scrivere e riscrivere la storia". Secondo gli studenti dell'assemblea, il docente "è un sostenitore delle guerre e dell’impero americano, di teorie razziste e neocolonialiste, di muri e respingimenti per i migranti, di ricette neoliberali che sono alla base della crisi, della nostra precarietà e impoverimento". "Il guerrafondaio ci risparmi il suo appello alla libertà di opinione" conclude la nota, che rilancia il presidio contro la guerra, in agenda giovedì alle 17 a Scienze Politiche.

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