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Bologna, sgombero al centro sociale Xm24

06 agosto 2019 | 08.30
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Salvini: "Ordine, legalità e democratiche ruspe". Il sindaco Merola: "Ministro pensi a Casapound". Trovato accordo per assegnare una sede alternativa

(foto Xm24@mastodon)
(foto Xm24@mastodon)

Scaduto il 25 luglio scorso il termine fissato dal Comune per liberare gli spazi dell'ex mercato, questa mattina all'alba le ruspe sono arrivate al 24 di via Fioravanti, a Bologna, per il più volte annunciato sgombero di Xm24, il centro sociale occupato abusivamente da tre anni. Sul posto, oltre alle forze dell'ordine, un presidio di manifestanti e attivisti che su Facebook hanno invitato a raggiungerli, "tutte e tutti i solidali sono invitati a venire in supporto di Xm24. Portate la vostra fantasia e creatività contro il nulla che avanza!".

"Buongiorno Amici. Forze dell’Ordine impegnate fin dall’alba nello sgombero a Bologna del centro sociale Xm24. Molto bene, la musica è cambiata: ordine, legalità e democratiche ruspe!". Così, sulla propria pagina Facebook, il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il post di Salvini ha irritato però il sindaco di Bologna Virginio Merola, che ha deciso di replicare su Facebook: "Caro ministro Salvini può occupare meglio il suo tempo e lasciare perdere le ruspe di Bologna. Pensi piuttosto alle ruspe che non ha ancora mandato a sgomberare le occupazioni illegali di CasaPound. Qui a Bologna sappiamo benissimo cosa fare per garantire legalità e rispetto: lo facciamo con gli strumenti della buona amministrazione e senza avere bisogno del suo decreto sicurezza bis".

Al termine della giornata il sindaco è poi nuovamente intervenuto su Facebook: "Si è chiusa una fase e se n'è aperta un'altra. Terminiamo questa giornata con un accordo, per individuare una sede per Xm24, di cui sono soddisfatto. Non si è sindaci per accarezzare il consenso ma per amministrare. Il resto lo lascio ai demagoghi di destra e sinistra".

L’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore, si è impegnato con gli esponenti del centro sociale per assegnare loro una sede alternativa entro il 15 novembre 2019. L’accordo è stato trovato nel pomeriggio, al termine di un incontro durato 2 ore in Questura. Dopo il raggiungimento dell'intesa, anche gli ultimi manifestanti che, per 12 ore, hanno fatto resistenza allo sgombero stazionando sul tetto dei locali, hanno lasciato il presidio mentre una ruspa ha abbattuto l’ex mercato ortofrutticolo occupato ormai da 17 anni.

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